Esdra 9:5

5 Ed al tempo dell’offerta della sera, io mi levai dalla mia afflizione; ed avendo la mia vesta e il mio mantello stracciato, io m’inginocchiai, e spiegai le palme delle mie mani al Signore Iddio mio, e dissi:

Esdra 9:5 Meaning and Commentary

Ezra 9:5

And at the evening sacrifice I rose up from my heaviness
The signs and tokens of it, particularly sitting on the ground; or "from my fasting" F14, having eaten nothing that day, it being early in the morning when he was told the above case:

and having rent my garment and my mantle;
which he had done before, and still kept them on him in the same case:

fell upon my knees, and spread out my hands unto the Lord my God;
in the posture and with the gesture of an humble supplicant.


FOOTNOTES:

F14 (ytynetm) "jejunio meo", Michaelis; so Jarchi.

Esdra 9:5 In-Context

3 E quando io ebbi intesa questa cosa, io stracciai la mia vesta, e il mio mantello, e mi strappai i capelli del capo e della barba, e mi posi a sedere tutto sconsolato.
4 Allora tutti quelli che tremavano alle parole dell’Iddio d’Israele si adunarono appresso di me, per lo misfatto di coloro ch’erano stati in cattività; ed io me ne stetti così a sedere tutto sconsolato, infino al tempo dell’offerta della sera.
5 Ed al tempo dell’offerta della sera, io mi levai dalla mia afflizione; ed avendo la mia vesta e il mio mantello stracciato, io m’inginocchiai, e spiegai le palme delle mie mani al Signore Iddio mio, e dissi:
6 O Dio mio, io mi vergogno, e son confuso di alzare, o Dio mio, la faccia a te; perciocchè le nostre iniquità sono fin disopra al nostro capo, e le nostre colpe son così grandi che arrivano fino al cielo.
7 Dal tempo de’ nostri padri infino ad oggi, noi siamo in gran colpa; e per le nostre iniquità, noi, i nostri re, i nostri sacerdoti, siamo stati dati nelle mani dei re de’ paesi, per esser messi a fil di spada, menati in cattività, predati, e svergognati, come appare al dì d’oggi.
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