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(H24-12) Ora guarda, padre mio, guarda qui nella mia mano il lembo del tuo mantello. Se io t’ho tagliato il lembo del mantello e non t’ho ucciso, puoi da questo veder chiaro che non v’è nella mia condotta né malvagità né ribellione, e che io non ho peccato contro di te, mentre tu mi tendi insidie per tormi la vita!
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(H24-13) L’Eterno sia giudice fra me e te, e l’Eterno mi vendichi di te; ma io non ti metterò le mani addosso.
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(H24-14) Dice il proverbio antico: Il male vien dai malvagi; io quindi non ti metterò le mani addosso.
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(H24-15) Contro chi è uscito il re d’Israele? Chi vai tu perseguitando? Un can morto, una pulce.
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(H24-16) Sia dunque arbitro l’Eterno, e giudichi fra me e te, e vegga e difenda la mia causa e mi renda giustizia, liberandomi dalle tue mani".
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(H24-17) Quando Davide ebbe finito di dire queste parole a Saul, Saul disse: "E’ questa la tua voce, figliuol mio Davide?" E Saul alzò la voce e pianse.
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(H24-18) E disse a Davide: "Tu sei più giusto di me, poiché tu m’hai reso bene per male, mentre io t’ho reso male per bene.
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(H24-19) Tu hai mostrato oggi la bontà con la quale ti conduci verso di me; poiché l’Eterno m’avea dato nelle tue mani, e tu non m’hai ucciso.
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(H24-20) Se uno incontra il suo nemico, lo lascia egli andarsene in pace? Ti renda dunque l’Eterno il contraccambio del bene che m’hai fatto quest’oggi!
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(H24-21) Ora, ecco, io so che per certo tu regnerai, e che il regno d’Israele rimarrà stabile nelle tue mani.
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(H24-22) Or dunque giurami nel nome dell’Eterno che non distruggerai la mia progenie dopo di me, e che non estirperai il mio nome dalla casa di mio padre".