2 Re 18:30-37

30 né v’induca Ezechia a confidarvi nell’Eterno, dicendo: L’Eterno ci libererà certamente, e questa città non sarà data nelle mani del re d’Assiria.
31 Non date ascolto ad Ezechia, perché così dice il re d’Assiria: Fate pace con me e arrendetevi a me, e ognuno di voi mangerà del frutto della sua vigna e del suo fico, e berrà dell’acqua della sua cisterna,
32 finch’io venga e vi meni in un paese simile al vostro: paese di grano e di vino, paese di pane e di vigne, paese d’ulivi da olio e di miele; e voi vivrete, e non morrete. Non date dunque ascolto ad Ezechia, quando cerca d’ingannarvi dicendo: L’Eterno ci libererà.
33 Ha qualcuno degli dèi delle genti liberato il proprio paese dalle mani del re d’Assiria?
34 Dove sono gli dèi di Hamath e d’Arpad? Dove sono gli dèi di Sefarvaim, di Hena e d’Ivva? Hanno essi liberata Samaria dalla mia mano?
35 Quali sono, tra tutti gli dèi di quei paesi, quelli che abbiano liberato il paese loro dalla mia mano? L’Eterno avrebb’egli a liberar dalla mia mano Gerusalemme?"
36 E il popolo si tacque, e non gli rispose nulla; poiché il re avea dato quest’ordine: "Non gli rispondete!"
37 Allora Eliakim, figliuolo di Hilkia, prefetto del palazzo, Scebna il segretario, e Joab figliuolo d’Asaf, l’archivista, vennero da Ezechia con le vesti stracciate, e gli riferirono le parole di Rabshaké.

2 Re 18:30-37 Meaning and Commentary

INTRODUCTION TO 2 KINGS 18

This chapter begins with the good reign of Hezekiah king of Judah, the reformation he made in the kingdom, and the prosperity that attended him when Israel was carried captive, 2Ki 18:1-12 and gives an account of the siege of Jerusalem by the king of Assyria, and of the distress Hezekiah was in, and the hard measures he was obliged to submit unto, 2Ki 18:13-18 and of the reviling and blasphemous speech of Rabshakeh, one of the generals of the king of Assyria, urging the Jews to a revolt from their king, 2Ki 18:19-37.

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