2 Samuele 14:17-27

17 Or sarà la parola del re, mio signore, a tranquillità; perciocchè il re, mio signore, è come un angelo di Dio, per udire il bene e il male; e il Signore Iddio tuo sarà teco.
18 E il re rispose, e disse alla donna: Deh! non celarmi ciò che io ti domanderò. E la donna disse: Parli pure il re, mio signore.
19 E il re disse: Non ha Ioab tenuto mano a farti far tutto questo? E la donna rispose, e disse: Come l’anima tua vive, o re, mio signore, ei non si può sfuggire nè a destra, nè a sinistra, di cosa alcuna che il re, mio signore, ha detta; perciocchè Ioab, tuo servitore, è quel che mi ha ordinato questo; ed egli stesso ha poste in bocca alla tua servente tutte queste parole.
20 Ioab, tuo servitore, ha fatto questo per trasformare il negozio; ma il mio signore è savio come un angelo di Dio, per conoscer tutto quello che si fa in terra.
21 Allora il re disse a Ioab: Ecco, ora tu hai condotto questo affare; va’ dunque, e fa’ ritornare il giovane Absalom.
22 E Ioab si gittò in terra sopra la sua faccia, e si prosternò, e benedisse il re, e disse: Oggi conosce il tuo servitore che io ho trovata grazia appo te, o re, mio signore; poichè il re ha fatto ciò che il suo servitore gli ha detto.
23 Ioab adunque si levò, e andò in Ghesur, e ne menò Absalom in Gerusalemme.
24 E il re disse: Riducasi a casa sua, e non vegga la mia faccia. Absalom adunque si ridusse a casa sua, e non vide la faccia del re.
25 Ora in tutto Israele non vi era uomo alcuno che fosse pari ad Absalom in eccellente bellezza; non vi era in lui alcun difetto, dalla pianta del piè fino alla sommità del capo.
26 E, quando egli si facea tondere il capo, il che facea ogni anno, perciocchè gli pesava troppo, egli pesava le chiome del suo capo, ed erano di peso di dugento sicli a peso del re.
27 E nacquero ad Absalom tre figliuoli, e una figliuola, il cui nome era Tamar; e fu una bella donna.

2 Samuele 14:17-27 Meaning and Commentary

INTRODUCTION TO SECOND SAMUEL 14

This chapter relates that Joab, perceiving David's inclination to bring back Absalom, employed a wise woman of Tekoah to lay before him a feigned case of hers, drawn up by Joab, whereby this point was gained from the king, that murder might be dispensed with in her case, 2Sa 14:1-20; which being applied to the case of Absalom, and the king finding out that the hand of Joab was in this, sent for him, and ordered him to bring Absalom again, though as yet he would not see his face, 2Sa 14:21-24; and after some notice being taken of the beauty of Absalom's person, particularly of his head of hair, and of the number of his children, 2Sa 14:25-27; it is related, that after two full years Absalom was uneasy that he might not see the king's face, and sent for Joab, who refused to come to him, till he found means to oblige him to it, who, with the king's leave, introduced him to him, 2Sa 14:28-33.

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