Atti 21:31-40

31 Ora, com’essi cercavano d’ucciderlo, il grido salì al capitano della schiera, che tutta Gerusalemme era sottosopra.
32 Ed egli in quello stante prese de’ soldati, e de’ centurioni, e corse a’ Giudei. Ed essi, veduto il capitano, e i soldati, restarono di batter Paolo.
33 E il capitano, accostatosi, lo prese, e comandò che fosse legato di due catene; poi domandò chi egli era, e che cosa avea fatto.
34 E gli uni gridavano una cosa, e gli altri un’altra, nella moltitudine; laonde, non potendone egli saper la certezza, per lo tumulto, comandò ch’egli fosse menato nella rocca.
35 Ed avvenne, quando egli fu sopra i gradi, ch’egli fu portato da’ soldati, per lo sforzo della moltitudine.
36 Poichè la moltitudine del popolo lo seguitava, gridando: Toglilo.
37 OR Paolo, come egli era per esser menato dentro alla rocca, disse al capitano: Emmi egli lecito di dirti qualche cosa? Ed egli disse: Sai tu Greco?
38 Non sei tu quell’Egizio, il quale a’ dì passati suscitò, e menò nel deserto que’ quattromila ladroni?
39 E Paolo disse: Quant’è a me, io son uomo Giudeo, da Tarso, cittadino di quella non ignobile città di Cilicia; or io ti prego che tu mi permetta di parlare al popolo.
40 Ed avendoglielo egli permesso, Paolo, stando in piè sopra i gradi, fece cenno con la mano al popolo. E, fattosi gran silenzio, parlò loro in lingua ebrea, dicendo:
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