Atti 24:18-27

18 Le quali facendo, alcuni Giudei dell’Asia mi hanno trovato purificato nel tempio, senza turba, e senza tumulto.
19 A loro conveniva di comparire davanti a te, e d’accusarmi, se aveano cosa alcuna contro a me.
20 Ovvero, dicano questi stessi, se hanno trovato alcun misfatto in me, quando io mi son presentato davanti al concistoro.
21 Se non è di questa sola parola, che io gridai, essendo in piè fra loro: Io sono oggi giudicato da voi intorno alla risurrezione de’ morti.
22 Or Felice, udite queste cose, li rimise ad un altro tempo, dicendo: Dopo che io sarò più appieno informato di questa professione, quando il capitano Lisia sarà venuto, io prenderò conoscenza dei fatti vostri.
23 E ordinò al centurione che Paolo fosse guardato, ma che fosse largheggiato, e ch’egli non divietasse ad alcun de’ suoi di servirlo, o di venire a lui.
24 Or alcuni giorni appresso, Felice, venuto con Drusilla, sua moglie, la quale era Giudea, mandò a chiamar Paolo, e l’ascoltò intorno alla fede in Cristo Gesù.
25 E, ragionando egli della giustizia, e della temperanza, e del giudizio a venire, Felice, tutto spaventato, rispose: Al presente vattene; ma un’altra volta, quando io avrò opportunità, io ti manderò a chiamare.
26 Sperando insieme ancora che gli sarebber dati danari da Paolo, acciocchè lo liberasse; per la qual cosa ancora, mandandolo spesso a chiamare, ragionava con lui.
27 ORA, in capo di due anni, Felice ebbe per successore Porcio Festo; e Felice volendo far cosa grata ai Giudei, lasciò Paolo prigione.
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