4
Poi Mosè scrisse tutte le parole dell’Eterno; e, levatosi di buon’ora la mattina, eresse appiè del monte un altare e dodici pietre per le dodici tribù d’Israele.
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E mandò dei giovani tra i figliuoli d’Israele a offrire olocausti e a immolare giovenchi come sacrifizi di azioni di grazie all’Eterno.
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E Mosè prese la metà del sangue e lo mise in bacini; e l’altra metà la sparse sull’altare.
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Poi prese il libro del patto e lo lesse in presenza del popolo, il quale disse: "Noi faremo tutto quello che l’Eterno ha detto, e ubbidiremo".
8
Allora Mosè prese il sangue, ne asperse il popolo e disse: "Ecco il sangue del patto che l’Eterno ha fatto con voi sul fondamento di tutte queste parole".
9
Poi Mosè ed Aaronne, Nadab e Abihu e settanta degli anziani d’Israele salirono,
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e videro l’Iddio d’Israele. Sotto i suoi piedi c’era come un pavimento lavorato in trasparente zaffiro, e simile, per limpidezza, al cielo stesso.
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Ed egli non mise la mano addosso a quegli eletti tra i figliuoli d’Israele; ma essi videro Iddio, e mangiarono e bevvero.
12
E l’Eterno disse a Mosè: "Sali da me sul monte, e fermati quivi; e io ti darò delle tavole di pietra, la legge e i comandamenti che ho scritti, perché siano insegnati ai figliuoli d’Israele".
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Mosè dunque si levò con Giosuè suo ministro; e Mosè salì sul monte di Dio.
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E disse agli anziani: "Aspettateci qui, finché torniamo a voi. Ecco, Aaronne e Hur sono con voi; chiunque abbia qualche affare si rivolga a loro".