Ezechiele 15:2-8

2 "Figliuol d’uomo, il legno della vite che cos’è egli più di qualunque altro legno? che cos’è il tralcio ch’è fra gli alberi della foresta?
3 Se ne può egli prendere il legno per farne un qualche lavoro? Si può egli trarne un cavicchio da appendervi un qualche oggetto?
4 Ecco, esso è gettato nel fuoco, perché si consumi; il fuoco ne consuma i due capi, e il mezzo si carbonizza; è egli atto a farne qualcosa?
5 Ecco, mentr’era intatto, non se ne poteva fare alcun lavoro; quanto meno se ne potrà fare qualche lavoro, quando il fuoco l’abbia consumato o carbonizzato!
6 Perciò, così parla il Signore, l’Eterno: com’è fra gli alberi della foresta il legno della vite che io destino al fuoco perché lo consumi, così farò degli abitanti di Gerusalemme.
7 Io volgerò la mia faccia contro di loro; dal fuoco sono usciti, e il fuoco li consumerà; e riconoscerete che io sono l’Eterno, quando avrò vòlto la mia faccia contro di loro.
8 E renderò il paese desolato, perché hanno agito in modo infedele, dice il Signore, l’Eterno".

Ezechiele 15:2-8 Meaning and Commentary

INTRODUCTION TO EZEKIEL 15

The destruction of Jerusalem is again prophesied of in this chapter, and is set forth under the simile of a vine tree, which, for its uselessness, is committed to the fire. The simile is in Eze 15:1-5; the application of it in Eze 15:6-8.

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