Geremia 19:4-14

4 poiché m’hanno abbandonato, hanno profanato questo luogo, e vi hanno offerto profumi ad altri dèi, che né essi, né i loro padri, né i re di Giuda hanno conosciuti, e hanno riempito questo luogo di sangue d’innocenti;
5 hanno edificato degli alti luoghi a Baal, per bruciare nel fuoco i loro figliuoli in olocausto a Baal; cosa che io non avevo comandata, della quale non avevo parlato mai, e che non m’era mai venuta in cuore.
6 Perciò, ecco, i giorni vengono, dice l’Eterno, che questo luogo non sarà più chiamato "Tofet", né "la valle del figliuolo d’Hinnom", ma "la valle del Massacro".
7 Ed io frustrerò i disegni di Giuda e di Gerusalemme in questo luogo, e farò sì che costoro cadano per la spada dinanzi ai loro nemici, e per man di coloro che cercano la loro vita; e darò i loro cadaveri in pasto agli uccelli del cielo e alle bestie della terra.
8 E farò di questa città una desolazione, un oggetto di scherno; chiunque passerà presso di lei rimarrà stupito, e si metterà a fischiare per tutte le sue piaghe.
9 E farò loro mangiare la carne de’ loro figliuoli e la carne delle loro figliuole, e mangeranno la carne gli uni degli altri, durante l’assedio e la distretta in cui li stringeranno i loro nemici e quelli che cercano la loro vita.
10 Poi tu spezzerai la brocca in presenza di quegli uomini che saranno andati teco, e dirai loro:
11 Così parla l’Eterno degli eserciti: Così spezzerò questo popolo e questa città, come si spezza un vaso di vasaio, che non si può più accomodare; e si seppelliranno i morti a Tofet, per mancanza di luogo per seppellire.
12 Così, dice l’Eterno, farò a questo luogo ed ai suoi abitanti, rendendo questa città simile a Tofet.
13 E le case di Gerusalemme, e le case dei re di Giuda, saranno come il luogo di Tofet, immonde; tutte le case, cioè, sopra i cui tetti essi hanno offerto profumi a tutto l’esercito del cielo, e han fatto libazioni ad altri dèi.
14 E Geremia tornò da Tofet, dove l’Eterno l’avea mandato a profetare; si fermò nel cortile della casa dell’Eterno, e disse a tutto il popolo:

Geremia 19:4-14 Meaning and Commentary

INTRODUCTION TO JEREMIAH 19

In this chapter is foreshadowed, represented, and confirmed, the destruction of Jerusalem, by the breaking of a potter's vessel the prophet had in his hand; and by the place where he was bid to do this, and did it. The order for it, and the witnesses of it, and the place where it was done, are declared in Jer 19:1,2; the proclamation there of Jerusalem's ruin is made, Jer 19:3; the cause of it, their apostasy, idolatry, and shedding of innocent blood, Jer 19:4,5; the great slaughter of them by the sword and famine, Jer 19:6-9; and how easy, and irresistible, and irrecoverable, their destruction would be, are signified by the breaking of the bottle, Jer 19:10,11, when Jerusalem for its idolatry would become as defiled a place as Tophet, where the prophet was, Jer 19:12,13; from whence he came to the temple, and there repeated the proclamation of the evil that should come upon that city, and all the towns around it, Jer 19:14,15.

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