Geremia 52:18-28

18 Ne portarono eziandio le caldaie, e le palette, e le forcelle, e i bacini, e le coppe, e tutti gli arredi di rame, co’ quali si faceva il servigio.
19 Il capitano delle guardie ne portò eziandio i vasi, e i turiboli, e i bacini, e i calderotti, e i candellieri, e le tazze, e i nappi; ciò ch’era d’oro a parte, e ciò ch’era d’argento a parte.
20 Quant’è alle due colonne, al mare, e a’ dodici buoi di rame che vi erano sotto, a guisa di basamenti, le quali cose il re Salomone avea fatte per la Casa del Signore, il peso del rame di tutti que’ lavori era senza fine.
21 Ora, quant’è alle colonne, l’una d’esse era alta diciotto cubiti, ed un filo di dodici cubiti la circondava; e la sua spessezza era di quattro dita, ed era vuota.
22 E sopra essi vi era un capitello di rame, e l’altezza del capitello era di cinque cubiti; vi era ancora sopra il capitello d’ogn’intorno una rete, e delle melegrane; il tutto di rame; le medesime cose erano ancora nell’altra colonna, insieme con le melegrane.
23 E le melegrane, per ciascun lato, erano novantasei; tutte le melegrane sopra la rete d’ogn’intorno erano in numero di cento.
24 Oltre a ciò, il capitano delle guardie prese Seraia, primo sacerdote, e Sofonia, secondo sacerdote, e i tre guardiani della soglia.
25 Prese eziandio, e ne menò dalla città un eunuco, ch’era commessario della gente di guerra; e sette uomini de’ famigliari del re, che furono trovati nella città; e il principale segretario di guerra, il quale faceva le rassegne del popolo del paese, che si trovarono dentro alla città.
26 Nebuzaradan adunque, capitano delle guardie, li prese, e li menò al re di Babilonia, in Ribla.
27 Ed il re di Babilonia li percosse, e li fece morire in Ribla, nel paese di Hamat.
28 Così Giuda fu menato in cattività fuor della sua terra. Questo è il popolo che Nebucasnesar menò in cattività: l’anno settimo del suo regno ne menò tremila ventitrè Giudei.

Geremia 52:18-28 Meaning and Commentary

INTRODUCTION TO JEREMIAH 52

This chapter contains the history of the besieging, taking, and destroying of Jerusalem; the moving cause of it, the wicked reign of Zedekiah, Jer 52:1-3; the instruments of it, the king of Babylon and his army, which besieged and took it, Jer 52:4-7; into whose hands the king of Judah, his sons, and the princes of Judah, fell; and were very barbarously and cruelly used by them, Jer 52:8-11. Then follows an account of the burning of the temple, the king's palace, and the houses in Jerusalem, and the breaking down of the walls of it, Jer 52:12-14; and of those that were carried captive, and of those that were left in the land by Nebuzaradan, Jer 52:15,16; and of the several vessels and valuable things in the temple, of gold, silver, and brass, it was plundered of, and carried to Babylon, Jer 52:17-23; and of the murder of several persons of dignity and character, Jer 52:24-27; and of the number of those that were carried captive at three different times, Jer 52:28-30; and the chapter is concluded with the exaltation of Jehoiachin king of Judah, and of the good treatment he met with from the king of Babylon to the day of his death, Jer 52:31-34.

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