Giobbe 34:10-20

10 Ascoltatemi dunque, o uomini di senno! Lungi da Dio il male, lungi dall’Onnipotente l’iniquità!
11 Poich’egli rende all’uomo secondo le sue opere, e fa trovare a ognuno il salario della sua condotta.
12 No, di certo Iddio non commette ingiustizie! l’Onnipotente non perverte il diritto.
13 Chi gli ha dato il governo della terra? Chi ha affidato l’universo alla sua cura?
14 S’ei non ponesse mente che a sé stesso, se ritirasse a sé il suo spirito e il suo soffio,
15 ogni carne perirebbe d’un tratto, l’uomo ritornerebbe in polvere.
16 Se tu se’ intelligente, ascolta questo, porgi orecchio alla voce delle mie parole.
17 Uno che odiasse la giustizia potrebbe governare? E osi tu condannare il Giusto, il Potente,
18 che chiama i re "uomini da nulla" e i principi: "scellerati"?
19 che non porta rispetto all’apparenza de’ grandi, che non considera il ricco più del povero, perché son tutti opera delle sue mani?
20 In un attimo, essi muoiono; nel cuor della notte, la gente del popolo è scossa e scompare, i potenti son portati via, senza man d’uomo.

Giobbe 34:10-20 Meaning and Commentary

INTRODUCTION TO JOB 34

In this chapter Elihu reassumes his discourse, and proceeds in his answer to Job, in which are first a preface exciting attention, Job 34:1-4; then a charge is brought against Job, expressed in or extracted from some words that dropped from his lips, not so well guarded, Job 34:5-9; a refutation of these expressions of his in a variety of arguments, Job 34:10-30; and the chapter is closed with some good advice to Job, Job 34:31-33; and with an earnest request of Elihu to men of understanding, to join with him in trying him to the uttermost, Job 34:34-37.

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