Lamentazioni 2:4-14

4 Ha teso il suo arco come il nemico, ha alzata la destra come un avversario, ha trucidato tutti quelli ch’eran più cari a vedersi; ha riversato il suo furore come un fuoco sulla tenda della figliuola di Sion.
5 Il Signore è divenuto come un nemico; ha divorato Israele; ha divorato tutti i suoi palazzi, ha distrutto le sue fortezze, ha moltiplicato nella figliuola di Giuda i lamenti e i gemiti.
6 Ha devastato la propria tenda come un giardino, ha distrutto il luogo della sua raunanza; l’Eterno ha fatto dimenticare in Sion le feste solenni ed i sabati, e, nell’indignazione della sua ira, ha reietto re e sacerdoti.
7 Il Signore ha preso in disgusto il suo altare, ha aborrito il suo santuario, ha dato i muri de’ palazzi di Sion in mano dei nemici, i quali han levato grida nella casa dell’Eterno, come in un giorno di festa.
8 L’Eterno ha deciso di distruggere le mura della figliuola di Sion; ha steso la corda, non ha ritirato la mano, prima d’averli distrutti; ha coperto di lutto bastioni e mura; gli uni e le altre languiscono.
9 Le sue porte sono affondate in terra; egli ha distrutto, spezzato le sue sbarre; il suo re e i suoi capi sono fra le nazioni; non v’è più legge, ed anche i suoi profeti non ricevono più visioni dall’Eterno.
10 Gli anziani della figliuola di Sion seggono in terra in silenzio; si son gettati della polvere sul capo, si son cinti di sacchi; le vergini di Gerusalemme curvano il capo al suolo.
11 I miei occhi si consumano pel tanto lacrimare, le mie viscere si commuovono, il mio fegato si spande in terra per il disastro della figliuola del mio popolo, al pensiero de’ bambini e de’ lattanti che venivano meno per le piazze della città.
12 Essi chiedevano alle loro madri: "Dov’è il pane, dov’è il vino?…" e intanto venivano meno come de’ feriti a morte nelle piazze della città, e rendevano l’anima sul seno delle madri loro.
13 Che ti dirò? A che ti paragonerò, o figliuola di Gerusalemme? Che troverò di simile a te per consolarti, o vergine figliuola di Gerusalemme? Poiché la tua ferita è larga quanto il mare; chi ti potrà guarire?
14 I tuoi profeti hanno avuto per te visioni vane e delusorie; non hanno messo a nudo la tua nequizia, per stornare da te la cattività; le profezie che hanno fatto a tuo riguardo non eran che oracoli vani e seduttori.

Lamentazioni 2:4-14 Meaning and Commentary

INTRODUCTION TO LAMENTATIONS 2

This chapter contains another alphabet, in which the Prophet Jeremiah, or those he represents, lament the sad condition of Jerusalem; the destruction of the city and temple, and of all persons and things relative to them, and to its civil or church state; and that as being from the hand of the Lord himself, who is represented all along as the author thereof, because of their sins, La 2:1-9; and then the elders and virgins of Zion are represented as in great distress, and weeping for those desolations; which were very much owing to the false prophets, that had deceived them, La 2:10-14; and all this occasioned great rejoicing in the enemies of Zion, La 2:15-17; but sorrow of heart to Zion herself, who is called to weeping, La 2:18,19; and the chapter is concluded with an address to the Lord, to take this her sorrowful case into consideration, and show pity and compassion, La 2:20-22.

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