Salmi 81:2-12

2 Prendete a salmeggiare, ed aggiugnetevi il tamburo, La cetera dilettevole, col saltero.
3 Sonate colla tromba alle calendi, Nella nuova luna, al giorno della nostra festa.
4 Perciocchè questo è uno statuto dato ad Israele, Una legge dell’Iddio di Giacobbe.
5 Egli lo costituì per una testimonianza in Giuseppe, Dopo ch’egli fu uscito fuori contro al paese di Egitto; Allora che io udii un linguaggio che io non intendeva.
6 Io ho ritratte, dice Iddio, le sue spalle da’ pesi; Le sue mani si son dipartite dalle corbe.
7 O popol mio, tu gridasti essendo in distretta, ed io te ne trassi fuori; Io ti risposi, stando nel nascondimento del tuono; Io ti provai alle acque di Meriba. Sela.
8 Io ti dissi: Ascolta, popol mio, ed io ti farò le mie protestazioni; O Israele, attendessi tu pure a me!
9 Non siavi fra te alcun dio strano, E non adorare alcun dio forestiere.
10 Io sono il Signore Iddio tuo, che ti ho tratto fuor del paese di Egitto; Allarga pur la tua bocca, ed io l’empierò.
11 Ma il mio popolo non ha atteso alla mia voce; Ed Israele non mi ha acconsentito.
12 Onde io li ho abbandonati alla durezza del cuor loro; Acciocchè camminino secondo i lor consigli.

Salmi 81:2-12 Meaning and Commentary

To the chief Musician upon Gittith, A [Psalm] of Asaph. Of "gittith," See Gill on "Ps 8:1." The Targum renders it, "upon the harp which came from Gath;" and so Jarchi says it was a musical instrument that came from Gath. The Septuagint, and the versions which follow that, render it, "for the winepresses." This psalm, according to Kimchi, is said concerning the going out of the children of Israel from Egypt; and was composed in order to be sung at their new moons and solemn feasts, which were typical of Gospel things in Gospel times; see Colossians 2:16 and so the Syriac version, "a psalm of Asaph, when David by him prepared himself for the solemnities."
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