Salmi 81:5-15

5 Egli lo stabilì come una testimonianza in Giuseppe, quando uscì contro il paese d’Egitto. Io udii allora il linguaggio di uno che m’era ignoto:
6 O Israele, io sottrassi le tue spalle ai pesi, le tue mani han lasciato le corbe.
7 Nella distretta gridasti a me ed io ti liberai; ti risposi nascosto in mezzo ai tuoni, ti provai alle acque di Meriba. Sela.
8 Ascolta, o popolo mio, ed io ti darò degli ammonimenti; o Israele, volessi tu pure ascoltarmi!
9 Non vi sia nel mezzo di te alcun dio straniero, e non adorare alcun dio forestiero:
10 Io sono l’Eterno, l’Iddio tuo, che ti fece risalire dal paese d’Egitto; allarga la tua bocca, ed io l’empirò.
11 Ma il mio popolo non ha ascoltato la mia voce, e Israele non mi ha ubbidito.
12 Ond’io li abbandonai alla durezza del cuor loro, perché camminassero secondo i loro consigli.
13 Oh se il mio popolo volesse ascoltarmi, se Israele volesse camminar nelle mie vie!
14 Tosto farei piegare i loro nemici, e rivolgerei la mia mano contro i loro avversari.
15 Quelli che odiano l’Eterno dovrebbero sottomettersi a lui, ma la loro durata sarebbe in perpetuo.

Salmi 81:5-15 Meaning and Commentary

To the chief Musician upon Gittith, A [Psalm] of Asaph. Of "gittith," See Gill on "Ps 8:1." The Targum renders it, "upon the harp which came from Gath;" and so Jarchi says it was a musical instrument that came from Gath. The Septuagint, and the versions which follow that, render it, "for the winepresses." This psalm, according to Kimchi, is said concerning the going out of the children of Israel from Egypt; and was composed in order to be sung at their new moons and solemn feasts, which were typical of Gospel things in Gospel times; see Colossians 2:16 and so the Syriac version, "a psalm of Asaph, when David by him prepared himself for the solemnities."
The Riveduta Bible is in the public domain.