1 Samuele 25:11-21

11 e prenderei io il mio pane, la mia acqua e la carne che ho macellata pei miei tosatori, per darli a gente che non so donde venga?"
12 I giovani ripresero la loro strada, tornarono, e andarono a riferire a Davide tutte queste parole.
13 Allora Davide disse ai suoi uomini: "Ognun di voi si cinga la sua spada". Ognuno si cinse la sua spada, e Davide pure si cinse la sua, e saliron dietro a Davide circa quattrocento uomini; duecento rimasero presso il bagaglio.
14 Or Abigail, moglie di Nabal, fu informata della cosa da uno de’ suoi servi, che le disse: "Ecco, Davide ha inviato dal deserto de’ messi per salutare il nostro padrone, ed egli li ha trattati male.
15 Eppure, quella gente è stata molto buona verso di noi; noi non ne abbiam ricevuto alcun oltraggio, e non ci han portato via nulla per tutto il tempo che siamo andati attorno con loro quand’eravamo per la campagna.
16 Di giorno e di notte sono stati per noi come una muraglia, per tutto il tempo che siamo stati con loro pascendo i greggi.
17 Or dunque rifletti, e vedi quel che tu debba fare; poiché un guaio è certo che avverrà al nostro padrone e a tutta la sua casa; ed egli è uomo così malvagio, che non gli si può parlare".
18 Allora Abigail prese in fretta duecento pani, due otri di vino, cinque montoni allestiti, cinque misure di grano arrostito, cento picce d’uva secca e duecento masse di fichi, e caricò ogni cosa su degli asini.
19 Poi disse ai suoi servi: "Andate innanzi a me; ecco, io vi seguirò". Ma non disse nulla a Nabal suo marito.
20 E com’ella, a cavallo al suo asino, scendeva il monte per un sentiero coperto, ecco Davide e i suoi uomini che scendevano di fronte a lei, sì ch’ella li incontrò.
21 Or Davide avea detto: "Invano dunque ho io protetto tutto ciò che colui aveva nel deserto, in guisa che nulla è mancato di tutto ciò ch’ei possiede; ed egli m’ha reso male per bene.

1 Samuele 25:11-21 Meaning and Commentary

INTRODUCTION TO FIRST SAMUEL 25

This chapter gives an account of the death of Samuel, and of the ill treatment David met with from Nabal; it begins with the death of Samuel, which was greatly lamented in Israel, 1Sa 25:1; it draws the character of Nabal, and his wife, 1Sa 25:2,3; records a message of David to him, by his young men, desiring he would send him some of his provisions made for his sheep shearers, 1Sa 25:4-9; and Nabal's ill-natured answer to him reported by the young men, which provoked David to arm against him, 1Sa 25:10-13,21,22; and this being told Abigail, the wife of Nabal, and a good character given of David and his men, and of the advantage Nabal's shepherds had received from them, and the danger his family was in through his ingratitude, 1Sa 25:14-17; she prepared a present to pacify David, went with it herself, and addressed him in a very handsome, affectionate, and prudent manner, 1Sa 25:18-31; and met with a kind reception, 1Sa 25:32-35; and the chapter is closed with an account of the death of Nabal, and of the marriage of Abigail to David, 1Sa 25:32-44.

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