1 Samuele 25:23-33

23 E quando Abigail ebbe veduto Davide, scese in fretta dall’asino e gettandosi con la faccia a terra, si prostrò dinanzi a lui.
24 Poi, gettandosi ai suoi piedi, disse: "O mio signore, la colpa e mia! Deh, lascia che la tua serva parli in tua presenza, e tu ascolta le parole della tua serva!
25 Te ne prego, signor mio, non far caso di quell’uomo da nulla ch’è Nabal; poiché egli è quel che dice il suo nome; si chiama Nabal, e in lui non c’è che stoltezza; ma io, la tua serva, non vidi i giovani mandati dal mio signore.
26 Or dunque, signor mio, com’è vero che vive l’Eterno e che l’anima tua vive, l’Eterno t’ha impedito di spargere il sangue e di farti giustizia con le tue proprie mani. Ed ora, i tuoi nemici e quelli che voglion fare del male al mio signore siano come Nabal!
27 E adesso, ecco questo regalo che la tua serva reca al mio signore; sia dato ai giovani che seguono il mio signore.
28 Deh, perdona il fallo della tua serva; poiché per certo l’Eterno renderà stabile la casa del mio signore, giacché il mio signore combatte le battaglie dell’Eterno, e in tutto il tempo della tua vita non s’è trovata malvagità in te.
29 E se mai sorgesse alcuno a perseguitarti e ad attentare alla tua vita, l’anima del mio signore sarà custodita nello scrigno della vita presso l’Eterno, ch’è il tuo Dio; ma l’anima de’ tuoi nemici l’Eterno la lancerà via, come dalla rete d’una frombola.
30 E quando l’Eterno avrà fatto al mio signore tutto il bene che t’ha promesso e t’avrà stabilito come capo sopra Israele,
31 il mio signore non avrà questo dolore e questo rimorso d’avere sparso del sangue senza motivo e d’essersi fatto giustizia da sé. E quando l’Eterno avrà fatto del bene al mio signore, ricordati della tua serva".
32 E Davide disse ad Abigail: "Sia benedetto l’Eterno, l’Iddio d’Israele, che t’ha oggi mandata incontro a me!
33 E sia benedetto il tuo senno, e benedetta sii tu che m’hai oggi impedito di spargere del sangue e di farmi giustizia con le mie proprie mani!

1 Samuele 25:23-33 Meaning and Commentary

INTRODUCTION TO FIRST SAMUEL 25

This chapter gives an account of the death of Samuel, and of the ill treatment David met with from Nabal; it begins with the death of Samuel, which was greatly lamented in Israel, 1Sa 25:1; it draws the character of Nabal, and his wife, 1Sa 25:2,3; records a message of David to him, by his young men, desiring he would send him some of his provisions made for his sheep shearers, 1Sa 25:4-9; and Nabal's ill-natured answer to him reported by the young men, which provoked David to arm against him, 1Sa 25:10-13,21,22; and this being told Abigail, the wife of Nabal, and a good character given of David and his men, and of the advantage Nabal's shepherds had received from them, and the danger his family was in through his ingratitude, 1Sa 25:14-17; she prepared a present to pacify David, went with it herself, and addressed him in a very handsome, affectionate, and prudent manner, 1Sa 25:18-31; and met with a kind reception, 1Sa 25:32-35; and the chapter is closed with an account of the death of Nabal, and of the marriage of Abigail to David, 1Sa 25:32-44.

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