2 Cronache 32:14-24

14 Qual è fra tutti gli dèi di queste nazioni che i miei padri hanno sterminate, quello che abbia potuto liberare il suo popolo dalla mia mano? E potrebbe il vostro Dio liberar voi dalla mia mano?!
15 Or dunque Ezechia non v’inganni e non vi seduca in questa maniera; non gli prestate fede! Poiché nessun dio d’alcuna nazione o d’alcun regno ha potuto liberare il suo popolo dalla mia mano o dalla mano de’ miei padri; quanto meno potrà l’Iddio vostro liberar voi dalla mia mano!"
16 I servi di Sennacherib parlarono ancora contro l’Eterno Iddio e contro il suo servo Ezechia.
17 Sennacherib scrisse pure delle lettere, insultando l’Eterno, l’Iddio d’Israele, e parlano contro di lui, in questi termini: "Come gli dèi delle nazioni degli altri paesi non han potuto liberare i loro popoli dalla mia mano, così neanche l’Iddio d’Ezechia potrà liberare dalla mia mano il popolo suo".
18 I servi di Sennacherib gridarono ad alta voce, in lingua giudaica, rivolgendosi al popolo di Gerusalemme che stava sulle mura, per spaventarlo e atterrirlo, e potersi così impadronire della città.
19 E parlarono dell’Iddio di Gerusalemme come degli dèi dei popoli della terra, che sono opera di mano d’uomo.
20 Allora il re Ezechia e il profeta Isaia, figliuolo di Amots, pregarono a questo proposito, e alzarono fino al cielo il loro grido.
21 E l’Eterno mandò un angelo che sterminò nel campo del re d’Assiria tutti gli uomini forti e valorosi, i principi ed i capi. E il re se ne tornò svergognato al suo paese. E come fu entrato nella casa del suo dio, i suoi propri figliuoli lo uccisero quivi di spada.
22 Così l’Eterno salvò Ezechia e gli abitanti di Gerusalemme dalla mano di Sennacherib, re d’Assiria, e dalla mano di tutti gli altri, e li protesse d’ogn’intorno.
23 E molti portarono a Gerusalemme delle offerte all’Eterno, e degli oggetti preziosi a Ezechia, re di Giuda, il quale, da allora, sorse in gran considerazione agli occhi di tutte le nazioni.
24 In quel tempo, Ezechia fu malato a morte; egli pregò l’Eterno, e l’Eterno gli parlò, e gli concesse un segno.

2 Cronache 32:14-24 Meaning and Commentary

INTRODUCTION TO 2 CHRONICLES 32

This chapter relates Sennacherib's invasion of the land of Judah, the preparations Hezekiah made to resist him, and the encouragement he gave his people to trust in the Lord, 2Ch 32:1-8 the messages and letters Sennacherib sent to Hezekiah and his subjects, full of arrogance and blasphemy, to solicit them to deliver up Jerusalem to him, 2Ch 32:9-19 the destruction of his army by an angel, and the deliverance of the Jews at the prayers of Hezekiah and Isaiah, 2Ch 32:20-23 the sin Hezekiah fell into after this, and his recovery from a fit of illness; but, upon his humiliation for it, wrath was averted, 2Ch 32:24-26 and the chapter is concluded with an account of his honours, riches, and exploits, and of his death and burial, 2Ch 32:27-33.

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