2 Samuele 15:1-8

1 ORA, dopo queste cose, avvenne che Absalom si fornì di carri e di cavalli; e cinquant’uomini correvano davanti a lui.
2 Ed egli si levava la mattina, e si fermava allato alla via della porta; e se vi era alcuno che avesse qualche piato, per lo quale gli convenisse venire al re per giudicio, Absalom lo chiamava, e gli diceva: Di qual città sei tu? E colui gli rispondeva: Il tuo servitore è di tale e tale tribù d’Israele.
3 Ed Absalom gli diceva: Vedi, le tue ragioni son buone e diritte; ma tu non hai alcuno che ti ascolti da parte del re.
4 E Absalom diceva: Oh! fossi io pur costituito giudice nel paese; acciocchè chiunque avrebbe alcun piato, o affare di giudicio, venisse a me! io gli farei ragione.
5 E, se alcuno gli si accostava per prosternarsi davanti a lui, egli stendeva la mano, e lo prendeva, e lo baciava.
6 E così faceva Absalom a tutti quelli d’Israele che venivano al re per giudicio; e furava il cuore di que’ d’Israele.
7 Or avvenne, in capo di quarant’anni, che Absalom disse al re: Deh! lascia che io vada in Hebron, per adempiere un mio voto che io ho fatto al Signore.
8 Perciocchè, mentre io dimorava in Ghesur, in Siria, il tuo servitore fece un voto, dicendo: Se pure il Signore mi riconduce in Gerusalemme, io sacrificherò al Signore.
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