Daniele 5:22-31

22 E tu, o Belsatsar, suo figliuolo, non hai umiliato il tuo cuore, quantunque tu sapessi tutto questo;
23 ma ti sei innalzato contro il Signore del cielo; ti sono stati portati davanti i vasi della sua casa, e tu, i tuoi grandi, le tue mogli e le tue concubine ve ne siete serviti per bere; e tu hai lodato gli dèi d’argento, d’oro, di rame, di ferro, di legno e di pietra, i quali non vedono, non odono, non hanno conoscenza di sorta, e non hai glorificato l’Iddio che ha nella sua mano il tuo soffio vitale, e da cui dipendono tutte le tue vie.
24 Perciò è stato mandato, da parte sua, quel mozzicone di mano, che ha tracciato quello scritto.
25 Questo e lo scritto ch’è stato tracciato: MENE, MENE, TEKEL, UFARSIN.
26 E questa è l’interpretazione delle parole: MENE: Dio ha fatto il conto del tuo regno, e vi ha posto fine.
27 TEKEL: tu sei stato pesato con la bilancia, e sei stato trovato mancante.
28 PERES: il tuo regno è diviso, e dato ai Medi e ai Persiani".
29 Allora, per ordine di Belsatsar, Daniele fu rivestito di porpora, gli fu messa al collo una collana d’oro, e fu proclamato che egli sarebbe terzo nel governo del regno.
30 In quella stessa notte, Belsatsar, re de’ Caldei, fu ucciso;
31 e Dario il Medo, ricevette il regno, all’età di sessantadue anni.
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