Giobbe 41:12-22

12 (H41-4) E non vo’ tacer delle sue membra, della sua gran forza, della bellezza della sua armatura.
13 (H41-5) Chi l’ha mai spogliato della sua corazza? Chi è penetrato fra la doppia fila de’ suoi denti?
14 (H41-6) Chi gli ha aperti i due battenti della gola? Intorno alla chiostra de’ suoi denti sta il terrore.
15 (H41-7) Superbe son le file de’ suoi scudi, strettamente uniti come da un sigillo.
16 (H41-8) Uno tocca l’altro, e tra loro non passa l’aria.
17 (H41-9) Sono saldati assieme, si tengono stretti, sono inseparabili.
18 (H41-10) I suoi starnuti dànno sprazzi di luce; i suoi occhi son come le palpebre dell’aurora.
19 (H41-11) Dalla sua bocca partono vampe, ne scappan fuori scintille di fuoco.
20 (H41-12) Dalle sue narici esce un fumo, come da una pignatta che bolla o da una caldaia.
21 (H41-13) L’alito suo accende i carboni, e una fiamma gli erompe dalla gola.
22 (H41-14) Nel suo collo risiede la forza, dinanzi a lui salta il terrore.

Giobbe 41:12-22 Meaning and Commentary

INTRODUCTION TO JOB 41

A large description is here given of the leviathan, from the difficulty and danger of taking it, from whence it is inferred that none can stand before God, Job 41:1-10; from the several parts of him, his face, teeth, scales, eyes, mouth and neck, flesh and heart, Job 41:11-24; and from various wonderful terrible things said of him, and ascribed to him, Job 41:25-34.

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