Giudici 6:27-37

27 Allora Gedeone prese dieci uomini fra i suoi servitori e fece come l’Eterno gli avea detto; ma, non osando farlo di giorno, per paura della casa di suo padre e della gente della città, lo fece di notte.
28 E quando la gente della città l’indomani mattina si levò, ecco che l’altare di Baal era stato demolito, che l’idolo postovi accanto era abbattuto, e che il secondo toro era offerto in olocausto sull’altare ch’era stato costruito.
29 E dissero l’uno all’altro: "Chi ha fatto questo?" Ed essendosi informati e avendo fatto delle ricerche, fu loro detto: "Gedeone, figliuolo di Joas, ha fatto questo".
30 Allora la gente della città disse a Joas: "Mena fuori il tuo figliuolo, e sia messo a morte, perché ha demolito l’altare di Baal ed ha abbattuto l’idolo che gli stava vicino".
31 E Joas rispose a tutti quelli che insorgevano contro a lui: "Volete voi difender la causa di Baal? volete venirgli in soccorso? Chi vorrà difender la sua causa sarà messo a morte prima di domattina; s’esso è dio, difenda da sé la sua causa, giacché hanno demolito il suo altare".
32 Perciò quel giorno Gedeone fu chiamato Ierubbaal, perché si disse: "Difenda Baal la sua causa contro a lui, giacché egli ha demolito il suo altare".
33 Or tutti i Madianiti, gli Amalekiti e i figliuoli dell’oriente si radunarono, passarono il Giordano, e si accamparono nella valle di Izreel.
34 Ma lo spirito dell’Eterno s’impossessò di Gedeone, il quale sonò la tromba, e gli Abiezeriti furono convocati per seguirlo.
35 Egli mandò anche dei messi in tutto Manasse, che fu pure convocato per seguirlo; mandò altresì de’ messi nelle tribù di Ascer, di Zabulon e di Neftali, le quali salirono a incontrare gli altri.
36 E Gedeone disse a Dio: "Se vuoi salvare Israele per mia mano, come hai detto,
37 ecco, io metterò un vello di lana sull’aia: se c’è della rugiada sul vello soltanto e tutto il terreno resta asciutto, io conoscerò che tu salverai Israele per mia mano come hai detto".

Giudici 6:27-37 Meaning and Commentary

INTRODUCTION TO JUDGES 6

In this chapter we have an account of the distressed condition Israel was in through the Midianites, Jud 6:1-6, of a prophet being sent unto them to reprieve them for their sins, Jud 6:7-10 of an angel appearing to Gideon, with an order to him to go and save Israel out of the hands of the Midianites, Jud 6:11-16 and of a sign given him by the angel, whereby he knew this order was of God, Jud 6:17-24, and of the reformation from idolatry in his father's family he made upon this, throwing down the altar of Baal, and building one for the Lord, Jud 6:25-32, and of the preparation he made to fight the Midianites and others, Jud 6:33-35, but first desired a sign of the Lord, that Israel would be saved by his hand, which was granted and repeated, Jud 6:36-40.

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