Isaia 23:8-18

8 Chi mai ha decretato questo contro Tiro, la dispensatrice di corone, i cui mercanti erano i principi, i cui negozianti eran dei nobili della terra?
9 L’ha decretato l’Eterno degli eserciti, per offuscare l’orgoglio d’ogni splendore, per avvilire tutti i grandi della terra.
10 Percorri liberamente il tuo paese, come fa il Nilo, figliuola di Tarsis! Nessun giogo più!
11 L’Eterno ha steso la sua mano sul mare, ha fatto tramare i regni, ha ordinato riguardo a Canaan che sian distrutte le sue fortezze,
12 e ha detto: "tu non continuerai più a rallegrarti, o figliuola di Sidon, vergine disonorata!" Lèvati, passa nel paese di Kittim! Neppur quivi troverai requie.
13 Ecco il paese de’ Caldei, di questo popolo che già non esisteva, il paese che l’Assiro assegnò a questi abitatori del deserto. Essi innalzano le loro torri d’assedio, distruggono i palazzi di tiro, ne fanno un monte di rovine.
14 Urlate, o navi di Tarsis, perché la vostra fortezza è distrutta
15 In quel giorno, Tiro cadrà nell’oblìo per settant’anni, per la durata della vita d’un re. In capo a settant’anni, avverrò di Tiro quel che dice la canzone della meretrice:
16 Prendi la cetra, va’ attorno per la città, o meretrice dimenticata, suona bene, moltiplica i canti, perché qualcuno si ricordi di te.
17 E in capo a settant’anni, l’Eterno visiterà Tiro, ed essa tornerà ai suoi guadagni, e si prostituirà con tutti i regni del mondo sulla faccia della terra.
18 Ma i suoi guadagni e i suoi salari impuri saran consacrati all’Eterno, non saranno accumulati né riposti; poiché i suoi guadagni andranno a quelli che stanno nel cospetto dell’Eterno, perché mangino, si sazino, e si vestano d’abiti sontuosi.

Isaia 23:8-18 Meaning and Commentary

INTRODUCTION TO ISAIAH 23

This chapter gives an account both of the desolation and restoration of Tyre, an ancient city of Phoenicia. Its desolation is described as so complete, that a house was not left in it, Isa 23:1 and by the fewness and stillness of the inhabitants of it, with which it had been replenished, it having been a mart of nations, Isa 23:2,3 and by the shame and pain Zidon, a neighbouring city, was put into, on account of it, Isa 23:4,5 and by the removal of its inhabitants to other places, Isa 23:6,7,12 all which is attributed to the counsel, purpose, and commandment of God, to destroy it; whose view was to stain their pride, and bring them into contempt, Isa 23:8-11 the means and instruments made use of to this purpose were the Assyrians or Chaldeans, Isa 23:13 and its desolation is further aggravated by the loss of its trade; hence the merchants of other countries are called to mourning, Isa 23:1,14 the date and duration of this desolation were seventy years, Isa 23:15 after which it should be restored, and its merchandise and commerce with all the nations of the earth be revived again, Isa 23:15-18.

The Riveduta Bible is in the public domain.