Geremia 37:2

2 E nè egli, nè i suoi servitori, nè il popolo del paese, non ubbidirono alle parole del Signore, ch’egli aveva pronunziate per lo profeta Geremia.

Geremia 37:2 Meaning and Commentary

Jeremiah 37:2

But neither he, nor his servants, nor the people of the land,
&c.] The king, his courtiers and subjects the royal family, nobility, and common people; they were all degenerate and corrupt. Jarchi observes, that Jehoiakim was wicked, and his people righteous; and that Zedekiah was righteous, and his people wicked but he seems to found his character on that single action of taking Jeremiah out of prison; whereas, according to this account, king and people were all wicked: for neither one or other did hearken unto the words of the Lord, which he spake by Jeremiah the
prophet;
neither those which were spoken in the former nor in the latter part of his reign, concerning the destruction of the city by the Chaldeans. This short count is given to show how just it was to give up such a prince and people to ruin.

Geremia 37:2 In-Context

1 OR il re Sedechia, figliuolo di Giosia, regnò in luogo di Conia, figliuolo di Gioiachim, essendo stato costituito re nel paese di Giuda, da Nebucadnezar, re di Babilonia.

2 E nè egli, nè i suoi servitori, nè il popolo del paese, non ubbidirono alle parole del Signore, ch’egli aveva pronunziate per lo profeta Geremia.

3 Or il re Sedechia mandò Iucal, figliuolo di Selemia; e Sefania, figliuolo di Maaseia, sacerdote, al profeta Geremia, per dirgli: Deh! fa’ orazione per noi al Signore Iddio nostro.

4 Or Geremia andava e veniva per mezzo il popolo, e non era ancora stato messo in prigione.

5 E l’esercito di Faraone era uscito di Egitto; laonde i Caldei che assediavano Gerusalemme, intesone il grido, si erano dipartiti d’appresso a Gerusalemme.