Levitico 5:15

15 Quando alcuno avrà misfatto, e peccato per errore, prendendo delle cose consacrate al Signore, adduca al Signore, per sacrificio per la sua colpa, un montone senza difetto, del prezzo di tanti sicli d’argento, a siclo di Santuario, che tu l’avrai tassato per la colpa.

Levitico 5:15 Meaning and Commentary

Leviticus 5:15

If a soul commit a trespass, and sin through ignorance in
the holy things of the Lord
In the payment of tithes, or offering first fruits as he ought, by withholding them, or any part of them, or through eating of sacred things he ought not:

then shall he bring for his trespass unto the Lord;
for it being a trespass in holy things, it might be properly called a trespass to or against the Lord; unless this is rather to be understood of the offering brought to the Lord for his trespass as follows:

a ram without blemish out of the flocks;
out of the sheep and not the goats, as Ben Gersom observes; and this being for sacrifice, or for a trespass in holy things though ignorantly done, an offering of more value is required than for sins of ignorance in other cases, ( Leviticus 5:6 ) a type of Christ, who for his strength may be compared to a ram, and to one without blemish, for his purity and holiness, and to a choice one, selected out of the flock, for his being chosen out from among the people:

with thy estimation by shekels of silver, after the shekel of the
sanctuary, for a trespass offering;
that is, either an estimation was to be taken of the damage done in the holy things, an account of which was to be brought along with the ram, and the cost paid; or else the ram brought was to be of the value of, or worth shekels of silver; and the least of many being two, as Aben Ezra and Ben Gersom observe, the sense is, that the ram brought for the trespass offering should be at least worth two shekels of silver; so Jarchi and Ben Gersom.

Levitico 5:15 In-Context

13 E così il sacerdote farà il purgamento per esso del peccato che egli avrà commesso in una di quelle maniere, e gli sarà perdonato. E sia il rimanente di quella farina del sacerdote, come l’offerta di panatica.

14 Il Signore parlò, oltre a ciò, a Mosè, dicendo:

15 Quando alcuno avrà misfatto, e peccato per errore, prendendo delle cose consacrate al Signore, adduca al Signore, per sacrificio per la sua colpa, un montone senza difetto, del prezzo di tanti sicli d’argento, a siclo di Santuario, che tu l’avrai tassato per la colpa.

16 E restituisca ciò in che egli avrà peccato, prendendo delle cose consacrate, e sopraggiungavi il quinto, e dialo al sacerdote; e faccia il sacerdote, con quel montone del sacrificio per la colpa, il purgamento del peccato di esso; e gli sarà perdonato.

17 In somma, quando una persona avrà peccato, e avrà fatta alcuna di tutte quelle cose che il Signore ha vietate di fare, benchè egli non l’abbia fatto saputamente, pure è colpevole; e deve portar la sua iniquità.