5
Ma i Giudei, ch’erano increduli, mossi d’invidia, preser con loro certi uomini malvagi della gente di piazza; e, raccolta una turba, commossero a tumulto la città; ed avendo assalita la casa di Giasone, cercavano di trarli fuori al popolo.
6
Ma, non avendoli trovati, trassero Giasone, ed alcuni de’ fratelli, a’ rettori della città, gridando: Costoro che hanno messo sottosopra il mondo sono eziandio venuti qua.
7
E Giasone li ha raccolti; ed essi tutti fanno contro agli statuti di Cesare, dicendo esservi un altro re, cioè Gesù.
8
E commossero il popolo, e i rettori della città, che udivano queste cose.
9
Ma pure essi, ricevuta cauzione da Giasone e dagli altri, li lasciarono andare.
10
E i fratelli subito di notte mandarono via Paolo e Sila, in Berrea; ed essi, essendovi giunti, andarono nella sinagoga de’ Giudei.
11
Or costoro furon più generosi che gli altri ch’erano in Tessalonica; e con ogni prontezza ricevettero la parola, esaminando tuttodì le scritture, per vedere se queste cose stavano così.
12
Molti adunque di loro credettero, e non piccol numero di donne Greche onorate, e d’uomini.
13
Ma, quando i Giudei di Tessalonica ebbero inteso che la parola di Dio era da Paolo stata annunziata eziandio in Berrea, vennero anche là, commovendo le turbe.
14
Ma allora i fratelli mandarono prontamente fuori Paolo, acciocchè se ne andasse, facendo vista di andare al mare; e Sila, e Timoteo rimasero quivi.
15
E COLORO che aveano la cura di por Paolo in salvo, lo condussero sino in Atene; e, ricevuta da lui commission di dire a Sila, ed a Timoteo, che quanto prima venissero a lui, si partirono.