Ester 8:3-13

3 Poi Ester parlò di nuovo in presenza del re, gli si gittò ai piedi, e lo supplicò con le lacrime agli occhi d’impedire gli effetti della malvagità di Haman l’Agaghita, e delle trame ch’egli aveva ordite contro i Giudei.
4 Allora il re stese lo scettro d’oro verso Ester; ed Ester s’alzò, rimase in piedi davanti al re,
5 e disse: "Se così piace al re, se io ho trovato grazia agli occhi suoi, se la cosa gli par giusta, e se io gli sono gradita, si scriva per revocare le lettere scritte da Haman, figliuolo di Hammedatha, l’Agaghita, col perfido disegno di far perire i Giudei che sono in tutte le province del re.
6 Perché come potrei io reggere a vedere la calamità che colpirebbe il mio popolo? Come potrei reggere a vedere la distruzione della mia stirpe?"
7 Allora il re Assuero disse alla regina Ester e a Mardocheo, il Giudeo: "Ecco, io ho dato a Ester la casa di Haman, e questi e stato appeso alla forca, perché avea voluto metter la mano addosso ai Giudei.
8 Scrivete dunque, a pro de’ Giudei, come vi parrà meglio, nel nome del re, e suggellate coll’anello reale; perché ciò ch’è scritto in nome del re e sigillato con l’anello reale, è irrevocabile?"
9 Senza perder tempo, il ventitreesimo giorno del terzo mese, ch’è il mese di Sivan, furon chiamati i segretari del re e fu scritto, seguendo in tutto l’ordine di Mardocheo, ai Giudei, ai satrapi, ai governatori e ai capi delle centoventisette province, dall’India all’Etiopia, a ogni provincia secondo il suo modo di scrivere, a ogni popolo nella sua lingua, e ai Giudei secondo il loro modo di scrivere e nella loro lingua.
10 Fu dunque scritto in nome del re Assuero, si sigillaron le lettere con l’anello reale, e le si mandarono per mezzo di corrieri che cavalcavano veloci corsieri usati per il servizio del re, nati da stalloni reali.
11 In esse il re permetteva ai Giudei, in qualunque città si trovassero, di radunarsi e di difendere la loro vita, di distruggere, uccidere, sterminare, non esclusi i bambini e le donne, tutta la gente armata, di qualunque popolo e di qualunque provincia si fosse, che li assalisse, e di abbandonare al saccheggio i suoi beni;
12 e ciò, in un medesimo giorno, in tutte le province del re Assuero: il tredici del dodicesimo mese, ch’è il mese di Adar.
13 Queste lettere contenevano una copia dell’editto che doveva esser bandito in ogni provincia e pubblicato fra tutti i popoli, perché i Giudei si tenessero pronti per quel giorno a vendicarsi dei loro nemici.

Ester 8:3-13 Meaning and Commentary

INTRODUCTION TO ESTHER 8

This chapter relates the gifts Ahasuerus gave to Esther and Mordecai, Es 8:1,2, the suit Esther made to him to reverse the letters for the destruction of the Jews, Es 8:3-6, which, though it could not be formally granted, was in effect done by letters sent to the Jews, giving them power to rise in their own defence, and slay their enemies, Es 8:7-14, the consequence of which, and the advancement of Mordecai, were matter of great joy to the Jews, Es 8:15-17.

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