Lamentazioni 5:3-13

3 Noi siam diventati orfani, senza padre, le nostre madri son come vedove.
4 Noi beviamo la nostr’acqua a prezzo di danaro, le nostre legna ci vengono a pagamento.
5 Col collo carico noi siamo inseguiti, siamo spossati, non abbiamo requie.
6 Abbiam teso la mano verso l’Egitto e verso l’Assiria, per saziarci di pane.
7 I nostri padri hanno peccato, e non sono più; e noi portiamo la pena delle loro iniquità.
8 Degli schiavi dominano su noi, e non v’è chi ci liberi dalle loro mani.
9 Noi raccogliamo il nostro pane col rischio della nostra vita, affrontando la spada del deserto.
10 La nostra pelle brucia come un forno, per l’arsura della fame.
11 Essi hanno disonorato le donne in Sion, le vergini nelle città di Giuda.
12 I capi sono stati impiccati dalle loro mani, la persona de’ vecchi non è stata rispettata.
13 I giovani han portato le macine, i giovanetti han vacillato sotto il carico delle legna.

Lamentazioni 5:3-13 Meaning and Commentary

INTRODUCTION TO LAMENTATIONS 5

In this chapter are reckoned up the various calamities and distresses of the Jews in Babylon, which the Lord is desired to remember and consider, La 5:1-16; their great concern for the desolation of the temple in particular is expressed, La 5:17,18; and the chapter is concluded with a prayer that God would show favour to them, and turn them to him, and renew their prosperity as of old, though he had rejected them, and been wroth with them, La 5:19-22.

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