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2 Re 5:12-22

Giovanni Diodati 1649 (Italian) GDB

12 Abana e Parpar, fiumi di Damasco, non vagliono essi meglio che tutte le acque d’Israele? non mi potrei io lavare in essi, ed esser nettato? Egli adunque si rivolse indietro, e se ne andava via tutto cruccioso.

13 Ma i suoi servitori si accostarono, e gli fecero motto, e dissero: Padre mio, se il profeta ti avesse detta qualche gran cosa, non l’avresti tu fatta; quanto più devi tu far ciò ch’egli ti ha detto: Lavati, e sarai netto?

14 Egli adunque scese, e si tuffò sette volte nel Giordano, secondo la parola dell’uomo di Dio; e la carne gli ritornò simile alla carne di un piccol fanciullo, e fu netto.

15 Allora egli ritornò all’uomo di Dio, con tutto il suo seguito, e venne, e si presentò davanti a lui, e disse: Ecco, ora io conosco che non vi è alcun Dio in tutta la terra, se non in Israele; ora dunque, ti prego, prendi un presente dal tuo servitore.

16 Ma Eliseo disse: Come il Signore, al quale io servo, vive, io nol prenderò. E benchè Naaman gli facesse forza di prenderlo, pure lo ricusò.

17 E Naaman disse: Or non potrebbesi egli dare al tuo servitore il carico di due muli di terra? conciossiachè il tuo servitore non sia più per fare olocausto, nè sacrificio, ad altri dii, ma solo al Signore.

18 Il Signore voglia perdonar questa cosa al tuo servitore, se io m’inchino nel tempio di Rimmon, quando il mio signore entrerà in esso per adorare, e si appoggerà sopra la mia mano; il Signore perdoni al tuo servitore questa cosa, se io m’inchino nel tempio di Rimmon.

19 Ed Eliseo gli disse: Vattene in pace. Ed egli si partì da lui. Ed era già camminato un miglio di paese.

20 E Ghehazi, servitore di Eliseo, uomo di Dio, disse: Ecco, il mio signore si è astenuto di prendere di mano di questo Naaman Siro ciò ch’egli avea portato; come vive il Signore, io gli correrò dietro, e prenderò da lui qualche cosa.

21 Ghehazi dunque corse dietro a Naaman; e come Naaman vide ch’egli gli correva dietro, si gittò giù dal carro incontro a lui, e disse: Va ogni cosa bene?

22 Ed egli disse: Bene. Il mio signore mi ha mandato a dirti: Ecco, pure ora son venuti a me dal monte di Efraim due giovani, de’ figliuoli de’ profeti; deh! da’ loro un talento d’argento, e due mute di vestimenti.

New International Version NIV

12 Are not Abana and Pharpar, the rivers of Damascus, better than all the waters of Israel? Couldn’t I wash in them and be cleansed?” So he turned and went off in a rage.

13 Naaman’s servants went to him and said, “My father, if the prophet had told you to do some great thing, would you not have done it? How much more, then, when he tells you, ‘Wash and be cleansed’!”

14 So he went down and dipped himself in the Jordan seven times, as the man of God had told him, and his flesh was restored and became clean like that of a young boy.

15 Then Naaman and all his attendants went back to the man of God. He stood before him and said, “Now I know that there is no God in all the world except in Israel. So please accept a gift from your servant.”

16 The prophet answered, “As surely as the LORD lives, whom I serve, I will not accept a thing.” And even though Naaman urged him, he refused.

17 “If you will not,” said Naaman, “please let me, your servant, be given as much earth as a pair of mules can carry, for your servant will never again make burnt offerings and sacrifices to any other god but the LORD.

18 But may the LORD forgive your servant for this one thing: When my master enters the temple of Rimmon to bow down and he is leaning on my arm and I have to bow there also—when I bow down in the temple of Rimmon, may the LORD forgive your servant for this.”

19 “Go in peace,” Elisha said. After Naaman had traveled some distance,

20 Gehazi, the servant of Elisha the man of God, said to himself, “My master was too easy on Naaman, this Aramean, by not accepting from him what he brought. As surely as the LORD lives, I will run after him and get something from him.”

21 So Gehazi hurried after Naaman. When Naaman saw him running toward him, he got down from the chariot to meet him. “Is everything all right?” he asked.

22 “Everything is all right,” Gehazi answered. “My master sent me to say, ‘Two young men from the company of the prophets have just come to me from the hill country of Ephraim. Please give them a talent of silver and two sets of clothing.’ ”