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Giobbe 14

Riveduta 1927 (Italian) RIV

1 L’uomo, nato di donna, vive pochi giorni, e sazio d’affanni.

2 Spunta come un fiore, poi è reciso; fugge come un’ombra, e non dura.

3 E sopra un essere così, tu tieni gli occhi aperti! e mi fai comparir teco in giudizio!

4 Chi può trarre una cosa pura da una impura? Nessuno.

5 Giacché i suoi giorni son fissati, e il numero de’ suoi mesi dipende da te, e tu gli hai posto un termine ch’egli non può varcare,

6 storna da lui lo sguardo, sì ch’egli abbia un po’ di requie, e possa godere come un operaio la fine della sua giornata.

7 Per l’albero, almeno c’è speranza; se è tagliato, rigermoglia e continua a metter rampolli.

8 Quando la sua radice è invecchiata sotto terra, e il suo tronco muore nel suolo,

9 a sentir l’acqua, rinverdisce e mette rami come una pianta nuova.

10 Ma l’uomo muore e perde ogni forza; il mortale spira e… dov’è egli?

11 Le acque del lago se ne vanno, il fiume vien meno e si prosciuga;

12 così l’uomo giace, e non risorge più; finché non vi sian più cieli, ei non si risveglierà né sarà più destato dal suo sonno.

13 Oh, volessi tu nascondermi nel soggiorno de’ morti, tenermi occulto finché l’ira tua sia passata, fissarmi un termine, e poi ricordarti di me!…

14 Se l’uomo, dopo morto, potesse ritornare in vita, aspetterei tutti i giorni della mia fazione, finché giungesse l’ora del mio cambio;

15 tu mi chiameresti e io risponderei, tu brameresti rivedere l’opera delle tue mani.

16 Ma ora tu conti i miei passi, tu osservi i miei peccati;

17 le mie trasgressioni sono sigillate in un sacco, e alle mie iniquità, altre ne aggiungi.

18 La montagna frana e scompare, la rupe e divelta dal suo luogo,

19 le acque rodono la pietra, le loro inondazioni trascinan via la terra: così tu distruggi la speranza dell’uomo.

20 Tu lo sopraffai una volta per sempre, ed egli se ne va; gli muti il sembiante, e lo mandi via.

21 Se i suoi figliuoli salgono in onore, egli lo ignora; se vengono in dispregio, ei non lo vede;

22 questo solo sente: che il suo corpo soffre, che l’anima sua è in lutto".

New International Version NIV

1 “Mortals, born of woman, are of few days and full of trouble.

2 They spring up like flowers and wither away; like fleeting shadows, they do not endure.

3 Do you fix your eye on them? Will you bring them before you for judgment?

4 Who can bring what is pure from the impure? No one!

5 A person’s days are determined; you have decreed the number of his months and have set limits he cannot exceed.

6 So look away from him and let him alone, till he has put in his time like a hired laborer.

7 “At least there is hope for a tree: If it is cut down, it will sprout again, and its new shoots will not fail.

8 Its roots may grow old in the ground and its stump die in the soil,

9 yet at the scent of water it will bud and put forth shoots like a plant.

10 But a man dies and is laid low; he breathes his last and is no more.

11 As the water of a lake dries up or a riverbed becomes parched and dry,

12 so he lies down and does not rise; till the heavens are no more, people will not awake or be roused from their sleep.

13 “If only you would hide me in the grave and conceal me till your anger has passed! If only you would set me a time and then remember me!

14 If someone dies, will they live again? All the days of my hard service I will wait for my renewal to come.

15 You will call and I will answer you; you will long for the creature your hands have made.

16 Surely then you will count my steps but not keep track of my sin.

17 My offenses will be sealed up in a bag; you will cover over my sin.

18 “But as a mountain erodes and crumbles and as a rock is moved from its place,

19 as water wears away stones and torrents wash away the soil, so you destroy a person’s hope.

20 You overpower them once for all, and they are gone; you change their countenance and send them away.

21 If their children are honored, they do not know it; if their offspring are brought low, they do not see it.

22 They feel but the pain of their own bodies and mourn only for themselves.”