1 Samuele 14:24-34

24 Ora in quel giorno gl’Israeliti furono straccati; perciocchè Saulle fece fare al popolo un giuramento con esecrazione, dicendo: Maledetto sia colui che mangerà cibo alcuno infino alla sera, finchè io mi sia vendicato de’ miei nemici. Perciò niuno del popolo assaggiò alcun cibo.
25 Or tutto il popolo del paese venne in una selva, dove era del miele in su la campagna.
26 E, come fu entrato nella selva, ecco del miele che colava; ma non vi fu alcuno che si recasse la mano alla bocca; perciocchè il popolo temeva del giuramento.
27 Ma Gionatan non avea udito quando suo padre avea fatto giurare il popolo; laonde stese la bacchetta ch’egli avea in mano, e ne intinse la cima in un favo di miele, e si recò la mano alla bocca; e i suoi occhi furono rischiarati.
28 E uno del popolo gli fece motto, e disse: Tuo padre ha fatto espressamente giurare il popolo, dicendo: Maledetto sia colui che mangerà oggi alcun cibo; perciò il popolo è stanco.
29 E Gionatan disse: Mio padre ha turbato il paese; deh! vedete come gli occhi miei sono rischiarati, perchè io ho assaggiato un poco di questo miele.
30 E quanto maggiore sarebbe stata la rotta de’ Filistei, se il popolo avesse mangiato a piena voglia della preda de’ suoi nemici ch’egli ha trovata? perciocchè ora quella non è stata grande.
31 Il popolo adunque, avendo in quel giorno percossi i Filistei da Micmas fino in Aialon, fu grandemente stanco.
32 Onde, voltosi alla preda, prese pecore, e buoi, e vitelli, e li scannò in terra; e il popolo mangiava le carni col sangue.
33 E ciò fu rapportato a Saulle, e gli fu detto: Ecco, il popolo pecca contro al Signore, mangiando le carni col sangue. Ed egli disse: Voi avete misfatto; rotolate ora qua appresso di me una gran pietra.
34 Poi Saulle disse: Andate qua e là fra il popolo, e dite loro che ciascuno meni qua appresso di me il suo bue, e la sua pecora; e qui li scannerete, e mangerete, e non peccherete contro al Signore, mangiandoli col sangue. E ciascuno del popolo menò quella notte il suo bue con la mano, e lo scannò quivi.

1 Samuele 14:24-34 Meaning and Commentary

INTRODUCTION TO FIRST SAMUEL 14

This chapter gives an account of an adventure of Jonathan and his armourbearer smiting a garrison of the Philistines, 1Sa 14:1-14, which with other circumstances struck terror into the whole army; which being observed by Saul's spies, he and his men went out against them, and being joined by others, pursued them, and obtained a complete victory, 1Sa 14:15-23, but what sullied the glory of the day was a rash oath of Saul's, adjuring the people not to eat any food till evening which Jonathan not hearing of ignorantly broke, 1Sa 14:24-31 and which long fasting made the people so ravenous, that they slew their cattle, and ate them with the blood, contrary to the law of God, for which they were reproved by Saul, 1Sa 14:32-34, upon which he built an altar, and inquired of the Lord whether he should pursue the Philistines all that night till morning, but had no answer; which made him conclude sin was committed, and which he inquired after, declaring that if it was his own son Jonathan that had committed it he should surely die, 1Sa 14:35-39, the people being silent, he cast lots, and the lot fell upon Jonathan; who had it not been for the resolution of the people that rescued him out of his hands, because of the great salvation he had wrought, must have died, 1Sa 14:40-46 and the chapter is cited with an account of Saul's battles with the neighbouring nations in general, and of his family, 1Sa 14:47-52.

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