Atti 15:26-36

26 i quali hanno esposto la propria vita per il nome del Signor nostro Gesù Cristo.
27 Vi abbiam dunque mandato Giuda e Sila; anch’essi vi diranno a voce le medesime cose.
28 Poiché è parso bene allo Spirito Santo ed a noi di non imporvi altro peso all’infuori di queste cose, che sono necessarie;
29 cioè: che v’asteniate dalle cose sacrificate agl’idoli, dal sangue, dalle cose soffocate, e dalla fornicazione; dalle quali cose ben farete a guardarvi. State sani.
30 Essi dunque, dopo essere stati accomiatati, scesero ad Antiochia; e radunata la moltitudine, consegnarono la lettera.
31 E quando i fratelli l’ebbero letta, si rallegrarono della consolazione che recava.
32 E Giuda e Sila, anch’essi, essendo profeti, con molte parole li esortarono e li confermarono.
33 E dopo che furon dimorati quivi alquanto tempo, furon dai fratelli congedati in pace perché se ne tornassero a quelli che li aveano inviati.
34 E parve bene a Sila di rimaner quivi.
35 Ma Paolo e Barnaba rimasero ad Antiochia insegnando ed evangelizzando, con molti altri ancora, la parola del Signore.
36 E dopo vari giorni, Paolo disse a Barnaba: Torniamo ora a visitare i fratelli in ogni città dove abbiamo annunziato la parola del Signore, per vedere come stanno.
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