13
E l’Eterno Iddio disse alla donna: "Perché hai fatto questo?" E la donna rispose: "Il serpente mi ha sedotta, ed io ne ho mangiato".
14
Allora l’Eterno Iddio disse al serpente: "Perché hai fatto questo, sii maledetto fra tutto il bestiame e fra tutti gli animali dei campi! Tu camminerai sul tuo ventre, e mangerai polvere tutti i giorni della tua vita.
15
E io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo, e tu le ferirai il calcagno".
16
Alla donna disse: "Io moltiplicherò grandemente le tue pene e i dolori della tua gravidanza; con dolore partorirai figliuoli; i tuoi desideri si volgeranno verso il tuo marito, ed egli dominerà su te".
17
E ad Adamo disse: "Perché hai dato ascolto alla voce della tua moglie e hai mangiato del frutto dell’albero circa il quale io t’avevo dato quest’ordine: Non ne mangiare, il suolo sarà maledetto per causa tua; ne mangerai il frutto con affanno, tutti i giorni della tua vita.
18
Esso ti produrrà spine e triboli, e tu mangerai l’erba dei campi.
19
mangerai il pane col sudore del tuo volto, finché tu ritorni nella terra donde fosti tratto; perché sei polvere, e in polvere ritornerai".
20
E l’uomo pose nome Eva alla sua moglie, perch’è stata la madre di tutti i viventi.
21
E l’Eterno Iddio fece ad Adamo e alla sua moglie delle tuniche di pelle, e li vestì.
22
Poi l’Eterno Iddio disse: "Ecco, l’uomo è diventato come uno di noi quanto a conoscenza del bene e dei male. Guardiamo ch’egli non stenda la mano e prenda anche del frutto dell’albero della vita, e ne mangi, e viva in perpetuo".
23
Perciò l’Eterno Iddio mandò via l’uomo dal giardino d’Eden, perché lavorasse la terra donde era stato tratto.