Giona 4:5-11

5 Poi Giona uscì dalla città, e si mise a sedere a oriente della città; si fece quivi una capanna, e vi sedette sotto, all’ombra, stando a vedere quello che succederebbe alla città.
6 E Dio, l’Eterno, per guarirlo dalla sua irritazione, fece crescere un ricino, che montò su di sopra a Giona, per fargli ombra al capo; e Giona provò una grandissima gioia a motivo di quel ricino.
7 Ma l’indomani, allo spuntar dell’alba, Iddio fece venire un verme, il quale attaccò il ricino, ed esso si seccò.
8 E come il sole fu levato, Iddio fece soffiare un vento soffocante d’oriente, e il sole picchiò sul capo di Giona, sì ch’egli venne meno, e chiese di morire, dicendo: "Meglio è per me morire che vivere".
9 E Dio disse a Giona: "Fai tu bene a irritarti così a motivo del ricino?" Egli rispose: "Sì, faccio bene a irritarmi fino alla morte".
10 E l’Eterno disse: "Tu hai pietà del ricino per il quale non hai faticato, e che non hai fatto crescere, che è nato in una notte e in una notte è perito:
11 e io non avrei pietà di Ninive, la gran città, nella quale si trovano più di centoventimila persone che non sanno distinguere la loro destra dalla loro sinistra, e tanta quantità di bestiame?"

Giona 4:5-11 Meaning and Commentary

INTRODUCTION TO JONAH 4

This chapter gives us an account of Jonah's displeasure at the repentance of the Ninevites, and at the Lord's showing mercy unto them, Jon 4:1; the angry prayer of Jonah upon it, Jon 4:2,3; the Lord's gentle reproof of him for it, Jon 4:4; his conduct upon that, Jon 4:5; the gourd prepared for him; its rise, usefulness, and destruction, which raised different passions in Jonah, Jon 4:6-8; the improvement the Lord made of this to rebuke Jonah, for his displicency at the mercy he showed to the Ninevites, and to convict him of his folly, Jon 4:9-11.

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