22
E menarono Gesù al luogo detto Golgota; il che, interpretato, vuol dire: Il luogo del teschio.
23
E gli dieder da bere del vino condito con mirra; ma egli non lo prese.
24
E dopo averlo crocifisso, spartirono i suoi vestimenti, tirando la sorte sopra essi, per saper ciò che ne torrebbe ciascuno.
25
Or era l’ora di terza, quando lo crocifissero.
26
E la soprascritta del maleficio che gli era apposto era scritta di sopra a lui, in questa maniera: IL RE DE’ GIUDEI.
27
Crocifissero ancora con lui due ladroni, l’un dalla sua destra, e l’altro dalla sinistra.
28
E si adempiè la scrittura che dice: Ed egli è stato annoverato fra i malfattori.
29
E coloro che passavano ivi presso l’ingiuriavano, scotendo il capo, e dicendo: Eia! tu che disfai il tempio, ed in tre giorni lo riedifichi,
30
salva te stesso, e scendi giù di croce.
31
Simigliantemente ancora i principali sacerdoti, con gli Scribi, beffandosi, dicevano l’uno all’altro: Egli ha salvati gli altri, e non può salvar sè stesso.
32
Scenda ora giù di croce il Cristo, il Re d’Israele; acciocchè noi lo vediamo, e crediamo. Coloro ancora ch’erano stati crocifissi con lui l’ingiuriavano.