Giobbe 39:14-24

14 No, poich’egli abbandona sulla terra le proprie uova e le lascia scaldar sopra la sabbia.
15 Egli dimentica che un piede le potrà schiacciare, e che le bestie dei campi le potran calpestare.
16 Tratta duramente i suoi piccini, quasi non fosser suoi; la sua fatica sarà vana, ma ciò non lo turba,
17 ché Iddio l’ha privato di sapienza, e non gli ha impartito intelligenza.
18 Ma quando si leva e piglia lo slancio, si beffa del cavallo e di chi lo cavalca.
19 Sei tu che dài al cavallo il coraggio? che gli vesti il collo d’una fremente criniera?
20 Sei tu che lo fai saltar come la locusta? Il fiero suo nitrito incute spavento.
21 Raspa la terra nella valle ed esulta della sua forza; si slancia incontro alle armi.
22 Della paura si ride, non trema, non indietreggia davanti alla spada.
23 Gli risuona addosso il turcasso, la folgorante lancia e il dardo.
24 Con fremente furia divora la terra. Non sta più fermo quando suona la tromba.

Giobbe 39:14-24 Meaning and Commentary

INTRODUCTION TO JOB 39

This chapter treats of various creatures, beasts and birds, which Job had little knowledge of, had no concern in the making of them, and scarcely any power over them; as of the goats and hinds, Job 39:1-4; of the wild ass, Job 39:5-8; of the unicorn, Job 39:9-12; of the peacock and ostrich, Job 39:13-18; of the horse, Job 39:19-25; and of the hawk and eagle, Job 39:26-30.

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