22
(H39-25) Egli si beffa della paura, e non si spaventa, E non si volge indietro per la spada.
23
(H39-26) Il turcasso, e la folgorante lancia, E lo spuntone gli risuonano addosso.
24
(H39-27) D’impazienza e di stizza pare ch’egli voglia trangugiar la terra; E non può credere che sia il suon della tromba.
25
(H39-28) Come prima la tromba ha sonato, egli dice: Aha, Aha; Da lontano annasa la battaglia, Lo schiamazzo de’ capitani; e le grida.
26
(H39-29) È per il tuo senno che lo sparviere vola? Che spiega le sue ali verso il mezzodì?
27
(H39-30) L’aquila si leva ella ad alto per lo tuo comandamento? E fai tu ch’ella faccia il suo nido in luoghi elevati?
28
(H39-31) Ella dimora e si ripara nelle rupi, Nelle punte delle rocce, ed in luoghi inaccessibili.
29
(H39-32) Di là ella spia il pasto, Gli occhi suoi mirano da lontano.
30
(H39-33) I suoi aquilini ancora sorbiscono il sangue, E dove sono corpi morti, quivi ella si ritrova.