Luca 23:28-38

28 Ma Gesù, rivoltosi a loro, disse: Figliuole di Gerusalemme, non piangete per me; anzi, piangete per voi stesse, e per li vostri figliuoli.
29 Perciocchè, ecco, i giorni vengono che altri dirà: Beate le sterili! e beati i corpi che non hanno partorito, e le mammelle che non hanno lattato!
30 Allora prenderanno a dire ai monti: Cadeteci addosso; ed a’ colli: Copriteci.
31 Perciocchè, se fanno queste cose al legno verde, che sarà egli fatto al secco?
32 Or due altri ancora, ch’erano malfattori, erano menati con lui, per esser fatti morire.
33 E QUANDO furono andati al luogo, detto del Teschio, crocifissero quivi lui, e i malfattori, l’uno a destra, e l’altro a sinistra.
34 E Gesù diceva: Padre, perdona loro, perciocchè non sanno quel che fanno. Poi, avendo fatte delle parti de’ suoi vestimenti, trassero le sorti.
35 E il popolo stava quivi, riguardando; ed anche i rettori, insiem col popolo, lo beffavano, dicendo: Egli ha salvati gli altri, salvi sè stesso, se pur costui è il Cristo, l’Eletto di Dio.
36 Or i soldati ancora lo schernivano, accostandosi, e presentandogli dell’aceto; e dicendo
37 Se tu sei il Re de’ Giudei, salva te stesso.
38 Or vi era anche questo titolo, di sopra al suo capo, scritto in lettere greche, romane, ed ebraiche: COSTUI È IL RE DE’ GIUDEI
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