Luca 23:46-56

46 E Gesù, dopo aver gridato con gran voce, disse: Padre, io rimetto lo spirito mio nelle tue mani. E detto questo, rendè lo spirito.
47 E il centurione, veduto ciò ch’era avvenuto, glorificò Iddio, dicendo: Veramente quest’uomo era giusto.
48 E tutte le turbe, che si erano raunate a questo spettacolo, vedute le cose ch’erano avvenute, se ne tornarono, battendosì il petto.
49 ORA, tutti i suoi conoscenti, e le donne che l’aveano insieme seguitato da Galilea, si fermarono da lontano, riguardando queste cose.
50 Ed ecco un certo uomo, chiamato per nome Giuseppe, ch’era consigliere, uomo da bene, e diritto;
51 il qual non avea acconsentito al consiglio, nè all’atto loro; ed era da Arimatea, città de’ Giudei; ed aspettava anch’egli il regno di Dio;
52 costui venne a Pilato, e chiese il corpo di Gesù.
53 E trattolo giù di croce, l’involse in un lenzuolo, e lo mise in un monumento tagliato in una roccia, nel quale niuno era stato ancora posto.
54 Or quel giorno era la preparazion della festa, e il sabato soprastava.
55 E le donne, le quali eran venute insieme da Galilea con Gesù, avendo seguitato Giuseppe, riguardarono il monumento, e come il corpo d’esso vi era posto.
56 Ed essendosene tornate, apparecchiarono degli aromati, e degli olii odoriferi, e si riposarono il sabato, secondo il comandamento.

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