Salmi 31:12-22

12 Io son del tutto dimenticato come un morto; son simile a un vaso rotto.
13 Perché odo il diffamare di molti, spavento m’è d’ogn’intorno, mentr’essi si consigliano a mio danno, e macchinano di tormi la vita.
14 Ma io mi confido in te, o Eterno; io ho detto: Tu sei l’Iddio mio.
15 I miei giorni sono in tua mano; liberami dalla mano de’ miei nemici e dai miei persecutori.
16 Fa’ risplendere il tuo volto sul tuo servitore; salvami per la tua benignità.
17 O Eterno, fa’ ch’io non sia confuso, perché io t’invoco; siano confusi gli empi, sian ridotti al silenzio nel soggiorno de’ morti.
18 Ammutoliscano le labbra bugiarde che parlano arrogantemente contro al giusto con alterigia e con disprezzo.
19 Quant’è grande la bontà che tu riserbi a quelli che ti temono, e di cui dài prova in presenza de’ figliuoli degli uomini, verso quelli che si confidano in te!
20 Tu li nascondi all’ombra della tua presenza, lungi dalle macchinazioni degli uomini; tu li occulti in una tenda, lungi dagli attacchi delle lingue.
21 Sia benedetto l’Eterno! poich’egli ha reso mirabile la sua benignità per me, ponendomi come in una città fortificata.
22 Quanto a me, nel mio smarrimento, dicevo: Io son reietto dalla tua presenza; ma tu hai udita la voce delle mie supplicazioni, quand’ho gridato a te.

Salmi 31:12-22 Meaning and Commentary

To the chief Musician, a Psalm of David. This psalm, according to Arama, was composed by David when in Keilah; but, according to Kimchi and others, when the Ziphites proposed to deliver him up into the hands of Saul; and who, upon their solicitations, came down and surrounded him with his army, from whom in haste he made his escape, and to which he is thought to refer in Psalm 31:22. Theodoret supposes it was written by David when he fled from Absalom, and that it has some respect in it to his sin against Uriah, in that verse.
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