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E al disopra del capo gli posero scritto il motivo della condanna: QUESTO E’ GESU’, IL RE DE’ GIUDEI.
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Allora furon con lui crocifissi due ladroni, uno a destra e l’altro a sinistra.
39
E coloro che passavano di lì, lo ingiuriavano, scotendo il capo e dicendo:
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Tu che disfai il tempio e in tre giorni lo riedifichi, salva te stesso, se tu sei Figliuol di Dio, e scendi giù di croce!
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Similmente, i capi sacerdoti con gli scribi e gli anziani, beffandosi, dicevano:
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Ha salvato altri e non può salvar se stesso! Da che è il re d’Israele, scenda ora giù di croce, e noi crederemo in lui.
43
S’è confidato in Dio; lo liberi ora, s’Ei lo gradisce, poiché ha detto: Son Figliuol di Dio.
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E nello stesso modo lo vituperavano anche i ladroni crocifissi con lui.
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Or dall’ora sesta si fecero tenebre per tutto il paese, fino all’ora nona.
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E verso l’ora nona Gesù gridò con gran voce: Elì, Elì, lamà sabactanì? cioè: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?
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Ma alcuni degli astanti, udito ciò, dicevano: Costui chiama Elia.