Salmi 28:1-8

1 Di Davide. Io grido a te, o Eterno; Ròcca mia, non esser sordo alla mia voce, che talora, se t’allontani senza rispondermi, io non diventi simile a quelli che scendon nella fossa.
2 Ascolta la voce delle mie supplicazioni quando grido a te, quando alzo le mani verso il santuario della tua santità.
3 Non trascinarmi via con gli empi e con gli operatori d’iniquità, i quali parlano di pace col prossimo, ma hanno la malizia nel cuore.
4 Rendi loro secondo le loro opere, secondo la malvagità de’ loro atti; rendi loro secondo l’opera delle loro mani; da’ loro ciò che si meritano.
5 Perché non considerano gli atti dell’Eterno, né l’opera delle sue mani, ei li abbatterà e non li rileverà.
6 Benedetto sia l’Eterno, poiché ha udito la voce delle mie supplicazioni.
7 L’Eterno è la mia forza ed il mio scudo; in lui s’è confidato il mio cuore, e sono stato soccorso; perciò il mio cuore festeggia, ed io lo celebrerò col mio cantico.
8 L’Eterno è la forza del suo popolo; egli è un baluardo di salvezza per il suo Unto.

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Salmi 28:1-8 Meaning and Commentary

INTRODUCTION TO PSALM 28

\\<<[A Psalm] of David>>\\. This psalm, Aben Ezra says, David either composed himself, or one of the singers for him; the former seems most likely; and it might be made by him when he was persecuted by Saul, or when delivered from him; or at least when he had faith and hope that he should be delivered: the psalm consists of two parts, petitions and thanksgivings.

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