2 Cronache 25:3-13

3 Or come il regno fu bene assicurato nelle sue mani, egli fece morire quei servi suoi che aveano ucciso il re suo padre.
4 Ma non fece morire i loro figliuoli, conformandosi a quello ch’è scritto nella legge, nel libro di Mosè, dove l’Eterno ha dato questo comandamento: "I padri non saranno messi a morte a cagion de’ figliuoli, né i figliuoli saranno messi a morte a cagion dei padri; ma ciascuno sarà messo a morte a cagione del proprio peccato".
5 Poi Amatsia radunò quei di Giuda, e li distribuì secondo le loro case patriarcali sotto capi di migliaia e sotto capi di centinaia, per tutto Giuda e Beniamino; ne fece il censimento dall’età di venti anni in su, e trovò trecentomila uomini scelti, atti alla guerra e capaci di maneggiare la lancia e lo scudo.
6 E assoldò anche centomila uomini d’Israele, forti e valorosi, per cento talenti d’argento.
7 Ma un uomo di Dio venne a lui, e gli disse: "O re, l’esercito d’Israele non vada teco, poiché l’Eterno non è con Israele, con tutti questi figliuoli d’Efraim!
8 Ma, se vuoi andare, portati pure valorosamente nella battaglia; ma Iddio ti abbatterà dinanzi al nemico; perché Dio ha il potere di soccorrere e di abbattere".
9 Amatsia disse all’uomo di Dio: "E che fare circa que’ cento talenti che ho dati all’esercito d’Israele?" L’uomo di Dio rispose: "L’Eterno è in grado di darti molto più di questo".
10 Allora Amatsia separò l’esercito che gli era venuto da Efraim, affinché se ne tornasse al suo paese; ma questa gente fu gravemente irritata contro Giuda, e se ne tornò a casa, accesa d’ira.
11 Amatsia, preso animo, si mise alla testa del suo popolo, andò nella valle del Sale, e sconfisse diecimila uomini de’ figliuoli di Seir;
12 e i figliuoli di Giuda ne catturarono vivi altri diecimila; li menarono in cima alla Ròcca, e li precipitaron giù dall’alto della Ròcca, sì che tutti rimasero sfracellati.
13 Ma gli uomini dell’esercito che Amatsia avea licenziati perché non andassero seco alla guerra, piombarono sulle città di Giuda, da Samaria fino a Beth-Horon; ne uccisero tremila abitanti, e portaron via molta preda.

2 Cronache 25:3-13 Meaning and Commentary

INTRODUCTION TO 2 CHRONICLES 25

This chapter begins with the reign of Amaziah, and some of the first acts of it, slaying those that killed his father, 2Ch 25:1-4, raising a large army in his own kingdom, to which he added 100,000 more he hired out of Israel, whom yet he sent home by the advice of a prophet, 2Ch 25:5-10, and with his own army marched against the Edomites, and obtained a victory over them, 2Ch 25:11,12, but the Israelites being displeased with him for dismissing them, fell on some of his cities, and slew many in them, 2Ch 25:13, and such was his stupidity, as to worship the gods of the Edomites he had conquered, for which he was reproved by a prophet, 2Ch 25:14-16 and being elated with his victory, he sent a challenge to the king of Israel, who accepting of it, a battle ensued, in which Judah was worsted, their king taken, and treasuries spoiled, 2Ch 25:17-24, and the chapter is closed with the death and burial of Amaziah, 2Ch 25:25-28.

\\reign\\ Of these verses, \\See Gill on "2Ki 14:2"\\. \\See Gill on "2Ki 14:3"\\. \\See Gill on "2Ki 14:5"\\. \\See Gill on "2Ki 14:6"\\. 19664-950124-2127-2Ch25.2

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