Geremia 51:35-45

35 "La violenza che m’è fatta e la mia carne ricadano su Babilonia", dirà l’abitante di Sion; "Il mio sangue ricada sugli abitanti di Caldea", dirà Gerusalemme.
36 Perciò, così parla l’Eterno: Ecco, io difenderò la tua causa, e farò la tua vendetta! Io prosciugherò il suo mare, disseccherò la sua sorgente,
37 e Babilonia diventerà un monte di ruine, un ricetto di sciacalli, un oggetto di stupore e di scherno, un luogo senz’abitanti.
38 Essi ruggiranno assieme come leoni, grideranno come piccini di leonesse.
39 Quando saranno riscaldati, darò loro da bere, li inebrierò perché stiano allegri, e poi s’addormentino d’un sonno perpetuo, e non si risveglino più, dice l’Eterno.
40 Io li farò scendere al macello come agnelli, come montoni, come capri.
41 Come mai è stata presa Sceshac, ed è stata conquistata colei ch’era il vanto di tutta la terra? Come mai Babilonia è ella diventata una desolazione fra le nazioni?
42 Il mare è salito su Babilonia; essa è stata coperta dal tumulto de’ suoi flutti.
43 Le sue città son diventate una desolazione, una terra arida, un deserto, un paese dove non abita alcuno, per dove non passa alcun figliuol d’uomo.
44 Io punirò Bel in Babilonia, e gli trarrò di gola ciò che ha trangugiato, e le nazioni non affluiranno più a lui; perfin le mura di Babilonia son cadute.
45 O popolo mio, uscite di mezzo a lei, e salvi ciascuno la sua vita d’innanzi all’ardente ira dell’Eterno!

Geremia 51:35-45 Meaning and Commentary

INTRODUCTION TO JEREMIAH 51

The former part of this chapter is a continuation of the prophecy of the preceding chapter, concerning the destruction of Babylon, Jer 51:1-58; the latter part of it contains a prophecy of Jeremiah sent to the captives in Babylon by the hand of Seraiah, with the copy of the above prophecy against Babylon, and an order to fasten a stone to it, and cast it into the river Euphrates, as a sign, confirming the utter and irreparable ruin of Babylon, Jer 51:59-64.

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