Luca 12:17-27

17 ed egli ragionava così fra sé medesimo: Che farò, poiché non ho dove riporre i miei raccolti? E disse:
18 Questo farò: demolirò i miei granai e ne fabbricherò dei più vasti, e vi raccoglierò tutto il mio grano e i miei beni,
19 e dirò all’anima mia: Anima, tu hai molti beni riposti per molti anni; riposati, mangia, bevi, godi.
20 Ma Dio gli disse: Stolto, questa notte stessa l’anima tua ti sarà ridomandata; e quel che hai preparato, di chi sarà?
21 Così è di chi tesoreggia per sé, e non è ricco in vista di Dio.
22 Poi disse ai suoi discepoli: Perciò vi dico: Non siate con ansietà solleciti per la vita vostra di quel che mangerete; né per il corpo di che vi vestirete;
23 poiché la vita è più dei nutrimento, e il corpo è più del vestito.
24 Considerate i corvi: non seminano, non mietono; non hanno dispensa né granaio, eppure Dio li nutrisce. Di quanto non siete voi da più degli uccelli?
25 E chi di voi può con la sua sollecitudine aggiungere alla sua statura pure un cubito?
26 Se dunque non potete far nemmeno ciò ch’è minimo, perché siete in ansiosa sollecitudine del rimanente?
27 Considerate i gigli, come crescono; non faticano e non filano; eppure io vi dico che Salomone stesso, con tutta la sua gloria, non fu vestito come uno di loro.

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