Marco 12:6-16

6 Perciò, avendo ancora un suo diletto figliuolo, mandò loro anche quello in ultimo, dicendo: Avranno riverenza al mio figliuolo.
7 Ma que’ lavoratori disser tra loro: Costui è l’erede, venite, uccidiamolo, e l’eredità sarà nostra.
8 E, presolo, l’uccisero, e lo gettaron fuor della vigna.
9 Che farà dunque il padron della vigna? Egli verrà, e distruggerà que’ lavoratori, e darà la vigna ad altri.
10 Non avete ancor letta questa scrittura: La pietra, che gli edificatori hanno riprovata, è divenuta il capo del cantone;
11 ciò è stato fatto dal Signore, ed è cosa maravigliosa agli occhi nostri?
12 Ed essi cercavano di pigliarlo; perciocchè si avvidero ch’egli avea detta quella parabola contro a loro; ma temettero la moltitudine; e, lasciatolo, se ne andarono.
13 POI gli mandarono alcuni de’ Farisei, e degli Erodiani, acciocchè lo cogliessero in parole.
14 Ed essi, venuti, gli dissero: Maestro, noi sappiamo che tu sei verace, e che tu non ti curi di alcuno; perciocchè tu non hai riguardo alla qualità delle persone degli uomini, ma insegni la via di Dio in verità. È egli lecito di dare il censo a Cesare o no? glielo dobbiamo noi dare, o no?
15 Ma egli, conosciuta la loro ipocrisia, disse loro: Perchè mi tentate? portatemi un denaro, che io lo vegga.
16 Ed essi gliel portarono. Ed egli disse loro: Di chi è questa figura, e questa soprascritta? Ed essi gli dissero: Di Cesare.
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