1 Samuele 22:3-13

3 E di là Davide andò in Mispa di Moab; e disse al re di Moab: Deh! lascia che mio padre, e mia madre, vadano e vengano fra voi, finchè io sappia ciò che Iddio farà di me.
4 Egli adunque li menò davanti al re di Moab; ed essi dimorarono con lui tutto il tempo che Davide fu in quella fortezza.
5 Or il profeta Gad disse a Davide: Non dimorare in questa fortezza; vattene, ed entra nel paese di Giuda. Davide adunque si partì di là, e se ne venne nella selva di Heret.
6 E SAULLE intese che Davide, con la sua gente, era stato riconosciuto. Or Saulle sedeva in Ghibea, sotto al bosco di diletto, ch’è in Rama, avendo la sua lancia in mano, e tutti i suoi servitori gli stavano d’intorno.
7 E Saulle disse a’ suoi servitori che gli stavano d’intorno: Deh! ascoltate, uomini Beniaminiti: Il figliuolo d’Isai vi darà egli pure a tutti de’ campi e delle vigne? vi costituirà egli tutti capitani di migliaia, e capitani di centinaia?
8 Conciossiachè vi siate tutti congiurati contro a me, e non vi sia alcuno che mi abbia fatto motto come il mio figliuolo ha fatto lega col figliuolo d’Isai; e non vi sia alcun di voi a cui dolga di me, e che mi scopra cosa alcuna; perciocchè il mio figliuolo ha fatto levare contro a me il mio servitore, acciocchè egli m’insidii, come egli fa oggi.
9 Allora Doeg Idumeo, il quale era costituito sopra i servitori di Saulle, rispose, e disse: Io vidi il figliuolo d’Isai ch’era venuto in Nob, ad Ahimelec, figliuolo di Ahitub;
10 il quale domandò il Signore per lui, e gli diè della vittuaglia, e anche gli diede la spada di Goliat Filisteo.
11 Allora il re mandò a chiamare Ahimelec, figliuolo di Ahitub, sacerdote, e tutta la famiglia del padre di esso, cioè: i sacerdoti ch’erano in Nob.
12 Ed essi tutti vennero al re. E Saulle disse: Ascolta ora, figliuolo di Ahitub. Ed Ahimelec rispose: Eccomi, signor mio.
13 E Saulle disse: Perchè vi siete congiurati contro a me, tu e il figliuolo d’Isai? conciossiachè tu gli abbi dato del pane ed una spada, ed abbia domandato Iddio per lui, acciocchè egli si levi contro a me, per pormi insidie, come egli fa oggi.

1 Samuele 22:3-13 Meaning and Commentary

INTRODUCTION TO FIRST SAMUEL 22

This chapter gives us an account of the flight of David from place to place, from Gath to the cave of Adullam, where his relations came to him; from thence to Mizpeh in Moab, where he got leave of the king of Moab for his father and mother to dwell there; and from thence, by the advice of Gad the prophet, departed into the land of Judah, and came to the forest of Hareth, 1Sa 21:1-5; and of the complaint of Saul to his servants of their unfaithfulness to him, and indolence and unconcern at the behaviour of Jonathan and David to him, 1Sa 22:6-8; when Doeg the Edomite informed him of David being seen by him at Nob, and of his receiving food and a sword from Ahimelech the priest, who inquired of the Lord for him, 1Sa 22:9,10; upon which Saul sent for Ahimelech and all the priests at Nob, and charged them with a conspiracy against him; and notwithstanding the defence the priest made, Saul ordered him and the rest of the priests to be slain by his guards; which they refusing, Doeg became the executioner of them, and of all the inhabitants of the city of Nob, and the cattle in it, 1Sa 22:11-19; only Abiathar a son of Ahimelech escaped and fled to David with the sorrowful news; which greatly affected David, looking upon himself to be the occasion of this sad disaster, and he took Abiathar under his protection, and promised him safety, 1Sa 22:20-23.

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