Ezechiele 31:3-13

3 Ecco, l’Assiro era un cedro del Libano, dai bei rami, dall’ombra folta, dal tronco slanciato, dalla vetta sporgente fra il folto de’ rami.
4 Le acque lo nutrivano, l’abisso lo facea crescere, andando, coi suoi fiumi, intorno al luogo dov’era piantato, mentre mandava i suoi canali a tutti gli alberi dei campi.
5 Perciò la sua altezza era superiore a quella di tutti gli alberi della campagna, i suoi rami s’eran moltiplicati, e i suoi ramoscelli s’erano allungati per l’abbondanza delle acque che lo faceano sviluppare.
6 Tutti gli uccelli del cielo s’annidavano fra i suoi rami, tutte le bestie dei campi figliavano sotto i suoi ramoscelli, e tutte le grandi nazioni dimoravano alla sua ombra.
7 Era bello per la sua grandezza, per la lunghezza dei suoi rami, perché la sua radice era presso acque abbondanti.
8 I cedri non lo sorpassavano nel giardino di Dio; i cipressi non uguagliavano i suoi ramoscelli, e i platani non eran neppure come i suoi rami; nessun albero nel giardino di Dio lo pareggiava in bellezza.
9 Io l’avevo reso bello per l’abbondanza de’ suoi rami, e tutti gli alberi d’Eden, che sono nel giardino di Dio, gli portavano invidia.
10 Perciò, così parla il Signore, l’Eterno: Perché era salito a tanta altezza e sporgeva la sua vetta tra il folto de’ rami e perché il suo cuore s’era insuperbito della sua altezza,
11 io lo diedi in mano del più forte fra le nazioni perché lo trattasse a suo piacimento; per la sua empietà io lo scacciai.
12 Degli stranieri, i più violenti fra le nazioni, l’hanno tagliato e l’han lasciato in abbandono; sui monti e in tutte le valli son caduti i suoi rami, i suoi ramoscelli sono stati spezzati in tutti i burroni del paese, e tutti i popoli della terra si son ritirati dalla sua ombra, e l’hanno abbandonato.
13 Sul suo tronco caduto si posano tutti gli uccelli del cielo, e sopra i suoi rami stanno tutte le bestie de’ campi.

Ezechiele 31:3-13 Meaning and Commentary

INTRODUCTION TO EZEKIEL 31

This chapter contains a confirmation of the preceding prophecy, of the ruin of the king of Egypt, by the example of the king of Assyria, to whom he was like in grandeur and pride, and would be in his fall. The time of the prophecy is observed, Eze 31:1, the prophet is ordered to give the following relation to the king of Egypt, Eze 31:2 in which the king of Assyria is compared to a large and flourishing cedar, for the extent of his dominions, the prosperous state of his empire, and his exaltation above all other princes, which drew upon him their envy Eze 31:3-9, wherefore because of his pride, his heart being lifted up with these things, Eze 31:10, ruin came upon him; which is described by the instruments and manner of it, and the effects following it; mourning and fear in some, solace and comfort to others, and destruction to his associates, Eze 31:11-17, wherefore Pharaoh is called upon to consider all this, who was like to him in greatness and pride, and should have the like fate with him; nor could his greatness any more secure him than it did the Assyrian monarch, Eze 31:18.

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