Geremia 40:1-9

1 La parola che fu rivolta dall’Eterno a Geremia, dopo che Nebuzaradan, capo delle guardie, l’ebbe rimandato da Rama. Quando questi lo fece prendere, Geremia era incatenato in mezzo a tutti quelli di Gerusalemme e di Giuda, che dovevano esser menati in cattività a Babilonia.
2 Il capo delle guardie prese dunque Geremia, e gli disse: "L’Eterno, il tuo Dio, aveva pronunziato questo male contro questo luogo;
3 e l’Eterno l’ha fatto venire e ha fatto come aveva detto, perché voi avete peccato contro l’Eterno, e non avete dato ascolto alla sua voce; perciò questo v’è avvenuto.
4 Ora ecco, io ti sciolgo oggi dalle catene che hai alle mani; se ti piace di venire con me a Babilonia, vieni; e io avrò cura di te; ma se non t’aggrada di venir con me a Babilonia, rimantene; ecco, tutto il paese ti sta dinanzi; va’ dove ti piacerà e ti converrà d’andare".
5 E come Geremia non si decideva a tornare con lui, l’altro aggiunse: "Torna da Ghedalia, figliuolo di Ahikam, figliuolo di Shafan, che il re di Babilonia ha stabilito sulle città di Giuda, e dimora con lui in mezzo al popolo; ovvero va’ dovunque ti piacerà". E il capo delle guardie gli diede delle provviste e un regalo, e l’accomiatò.
6 E Geremia andò da Ghedalia, figliuolo di Ahikam, a Mitspa, e dimorò con lui in mezzo al popolo che era rimasto nel paese.
7 Or quando tutti i capi delle forze che erano per le campagne ebbero inteso, essi e la loro gente, che il re di Babilonia aveva stabilito Ghedalia, figliuolo di Ahikam, sul paese, e che gli aveva affidato gli uomini, le donne, i bambini, e quelli tra i poveri del paese che non erano stati menati in cattività a Babilonia,
8 si recarono da Ghedalia a Mitspa: erano Ismael, figliuolo di Nethania, Johanan e Gionathan, figliuoli di Kareah, Seraia, figliuolo di Tanhumeth, i figliuoli di Efai di Netofa, e Jezania, figliuolo del Maacatita: essi e i loro uomini.
9 E Ghedalia, figliuolo di Ahikam, figliuolo di Shafan, giurò loro e alla lor gente, dicendo: "Non temete di servire i Caldei; abitate nel paese, servite il re di Babilonia, e tutto andrà bene per voi.

Geremia 40:1-9 Meaning and Commentary

INTRODUCTION TO JEREMIAH 40

This chapter treats of the release of Jeremiah, and the care taken of him; of the gathering of the princes and people of the Jews to Gedaliah, appointed their governor, dispersed about Judea, and other countries; and of a conspiracy against him, of which information was given him. The release of Jeremiah, where, and by whom, Jer 40:1-4; the liberty granted him to go to Babylon, or stay in Judea, as he thought fit; and, if he chose the latter, is advised to go to Gedaliah, appointed governor, or where he would; and is dismissed with food, and a reward, Jer 40:4-6; upon which he went and dwelt with Gedaliah, Jer 40:7; to whom also the captains of the dispersed forces joined themselves, to whom he swore, and bid them be of good cheer; and exhorted them to serve the Chaldeans, which he urged from the profit of it to them, and by his own example, Jer 40:8-10; and to whom also gathered the Jews in other countries, Jer 40:11,12; by the captains he is informed of a conspiracy against his life, and one of them offers to destroy the conspirator, which Gedaliah would not agree to, disbelieving the information, Jer 40:13-16.

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