Giudici 6:19-29

19 Allora Gedeone entrò in casa, preparo un capretto, e con un efa di farina fece delle focacce azzime; mise la carne in un canestro, il brodo in una pentola, gli portò tutto sotto il terebinto, e gliel’offrì.
20 E l’angelo di Dio gli disse: "Prendi la carne e le focacce azzime, mettile su questa roccia, e versavi su il brodo". Ed egli fece così.
21 Allora l’angelo dell’Eterno stese la punta del bastone che aveva in mano e toccò la carne e le focacce azzime; e salì dalla roccia un fuoco, che consumò la carne e le focacce azzime; e l’angelo dell’Eterno scomparve dalla vista di lui.
22 E Gedeone vide ch’era l’angelo dell’Eterno, e disse: "Misero me, o Signore, o Eterno! giacché ho veduto l’angelo dell’Eterno a faccia a faccia!"
23 E l’Eterno gli disse: "Sta’ in pace, non temere, non morrai!"
24 Allora Gedeone edificò quivi un altare all’Eterno, e lo chiamò "l’Eterno pace". Esso esiste anche al dì d’oggi a Ofra degli Abiezeriti.
25 In quella stessa notte, l’Eterno gli disse: "Prendi il giovenco di tuo padre e il secondo toro di sette anni, demolisci l’altare di Baal che è di tuo padre, abbatti l’idolo che gli sta vicino,
26 e costruisci un altare all’Eterno, al tuo Dio, in cima a questa roccia, disponendo ogni cosa con ordine; poi prendi il secondo toro, e offrilo in olocausto sulle legna dell’idolo che avrai abbattuto".
27 Allora Gedeone prese dieci uomini fra i suoi servitori e fece come l’Eterno gli avea detto; ma, non osando farlo di giorno, per paura della casa di suo padre e della gente della città, lo fece di notte.
28 E quando la gente della città l’indomani mattina si levò, ecco che l’altare di Baal era stato demolito, che l’idolo postovi accanto era abbattuto, e che il secondo toro era offerto in olocausto sull’altare ch’era stato costruito.
29 E dissero l’uno all’altro: "Chi ha fatto questo?" Ed essendosi informati e avendo fatto delle ricerche, fu loro detto: "Gedeone, figliuolo di Joas, ha fatto questo".

Giudici 6:19-29 Meaning and Commentary

INTRODUCTION TO JUDGES 6

In this chapter we have an account of the distressed condition Israel was in through the Midianites, Jud 6:1-6, of a prophet being sent unto them to reprieve them for their sins, Jud 6:7-10 of an angel appearing to Gideon, with an order to him to go and save Israel out of the hands of the Midianites, Jud 6:11-16 and of a sign given him by the angel, whereby he knew this order was of God, Jud 6:17-24, and of the reformation from idolatry in his father's family he made upon this, throwing down the altar of Baal, and building one for the Lord, Jud 6:25-32, and of the preparation he made to fight the Midianites and others, Jud 6:33-35, but first desired a sign of the Lord, that Israel would be saved by his hand, which was granted and repeated, Jud 6:36-40.

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