Sofonia 2:5-15

5 Guai agli abitanti della regione marittima, alla nazione dei Keretei! La parola dell’Eterno è rivolta contro di te, o Canaan, paese de’ Filistei! E io ti distruggerò, sì che nessuno più ti abiterà.

6 E la regione marittima non sarà più che pascoli, grotte di pastori, e chiusi da greggi.

7 E sarà una regione per il resto della casa di Giuda; quivi pascoleranno; la sera si coricheranno nelle case di Askalon, perché l’Eterno, il loro Dio, li visiterà, e li farà tornare dalla cattività.

8 Io ho udito gl’insulti di Moab e gli oltraggi de’ figliuoli d’Ammon, che hanno insultato il mio popolo e si sono ingranditi, invadendo i suoi confini.

9 Perciò, com’è vero ch’io vivo, dice l’Eterno degli eserciti, l’Iddio d’Israele, Moab sarà come Sodoma, e i figliuoli d’Ammon come Gomorra, un dominio d’ortiche, una salina, una desolazione in perpetuo. Il resto del mio popolo li saccheggerà, e il residuo della mia nazione li possederà.

10 Questo avverrà loro per il loro orgoglio, perché hanno insultato e trattato con insolenza il popolo dell’Eterno degli eserciti.

11 L’Eterno sarà terribile contro di loro; perché annienterà tutti gli dèi della terra; e tutte le isole delle nazioni lo adoreranno, ciascuno dal luogo ove si trova.

12 Voi pure, Etiopi, sarete uccisi dalla mia spada.

13 Ed egli stenderà la mano contro il settentrione e distruggerà l’Assiria, e ridurrà Ninive una desolazione, un luogo arido come il deserto.

14 E in mezzo a lei giaceranno greggi e animali d’ogni specie; perfino il pellicano ed il riccio pernotteranno tra i suoi capitelli; s’udranno canti d’uccelli dalle finestre; la devastazione sarà sulle soglie, perché sarà spogliata dei suoi rivestimenti di cedro.

15 Tale sarà la festante città, che se ne sta sicura, e dice in cuor suo: "Io, e nessun altro fuori di me!" Come mai è diventata una desolazione, un ricetto di bestie? Chiunque le passerà vicino fischierà e agiterà la mano.

Sofonia 2:5-15 Meaning and Commentary

INTRODUCTION TO ZEPHANIAH 2

In this chapter the prophet exhorts the Jews to repentance; and foretells the destruction of several neighbouring nations. The body of the people of the Jews in general are first called upon to gather together and humble themselves, who were a people neither desirable, nor deserving of the favours of God, nor desirous of them, Zep 2:1 and to this they are pressed, from the consideration of God's decree of vengeance being ready to bring forth and break forth upon them, Zep 2:2 and then the few godly among them are exhorted to seek the Lord, and what is agreeable to him; since there was at least a probability of their being protected by him in a time of general calamity, Zep 2:3 and that the destruction of this people might appear the more certain, and that they might have no dependence on their neighbours, the prophet proceeds to predict the ruin of several of them, particularly the Philistines; several places belonging to them are by name mentioned, and the whole land threatened with desolation; the maritime part of it to be only inhabited by shepherds and their flocks; and afterwards the coast possessed by the Jews, on their return from their captivity, Zep 2:4-7. Next the Moabites and Ammonites are prophesied of; whose destruction should come upon them for their pride, and for their contempt and reviling of the people of God; and which should be like that of Sodom and Gomorrah; and would issue in the abolition of idolatry, and the setting up of the worship of God in their country, and elsewhere, Zep 2:8-11. As for the Ethiopians, they should be slain with the sword, Zep 2:12 and the whole monarchy of Assyria, with Nineveh the metropolis of it, should be utterly laid waste, and become a desolation, and a wilderness; and the habitation, not only of flocks, but of beasts and birds of prey, Zep 2:13-15.